Di Michael Elkins
La stagionalità debole, insieme a sporadici lockdown per il COVID, hanno frenato le vendite cinesi di veicoli elettrici ad inizio settembre. Secondo un analista di Morgan Stanley, “con un sentiment del mercato già sottotono, ci vorrà un significativo aumento delle vendite per ripristinare la fiducia degli investitori nel segmento automobilistico”.
Un inizio settembre debole era previsto, tra la festa di metà autunno e le numerose città in lockdown. Tuttavia, un crollo del 10% su base settimanale (WoW) del run-rate degli EV è stato una sorpresa, rispetto al calo sequenziale a cifra singola bassa visto nel periodo delle feste dell’anno scorso. Una nuova ondata di misure di contenimento per il COVID ha colpito Sichuan e Guizhou.
Nota positiva, il run-rate settimanale degli EV è comunque riuscito a crescere del 12% su base mensile (MoM), rispetto al -4% MoM dell’industria automobilistica in generale, portando la penetrazione degli EV al 30%.
Li Auto (NASDAQ:LI) continua ad aumentare la produzione del modello L9, mentre il persistere delle limitazioni delle forniture e del razionamento dell’energia elettrica a Sichuan rallenta il ritmo ad un livello poco sotto delle attese del mercato. Le vendite complessive del modello L9 sul mese in corso (MTD) hanno raggiunto solo circa il 20% dell’obiettivo della compagnia di consegnare 10.000 unità a settembre.
È sceso anche il run-rate settimanale di NIO (NYSE:NIO), a 1.600, il livello più basso da metà maggio, probabilmente a causa della carenza di componenti per i modelli ES6 ed ET7. Le vendite settimanali di Xpeng (NYSE:XPEV) sono rimaste pressoché stabili, a 1.800.
In seguito ad un aggiornamento della produzione, le consegne nazionali di Tesla (NASDAQ:TSLA) continuano ad aumentare. Le spedizioni attuali hanno raggiunto un massimo storico di 18.200 unità alla settimana. In una nota l’analista scrive: “Ci aspettiamo che lo slancio acceleri nelle prossime settimane, con un altro mese da record probabilmente, che trainerà i volumi complessivi degli EV in Cina. Con tempi di attesa ridotti grazie al miglioramento della produzione, il mercato seguirà da vicino un potenziale taglio del prezzo nella stagione di picco”.
L’integrazione verticale ha permesso a BYD (OTC:BYDDY) di controllare meglio la fornitura dei componenti, consentendo alla compagnia di sostenere un run rate settimanale di 30 mila nella settimana, malgrado un rallentamento sequenziale dell’8%. Le vendite sono risultate perlopiù in linea con lo stesso periodo di luglio.