Di Mauro Speranza
Investing.com – Seduta negativa per Unicredit (MI:CRDI) dopo che ieri ha comunicato i dati relativi al primo trimestre 2020 a mercati chiusi. Il titolo cede lo 0,80% con le azioni scambiate a 6,59 euro,
La banca ha comunicato un trimestre con 4,38 miliardi di ricavi, in calo di 8,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sul risultato pesa un -3% del margine di interesse e il crollo dei proventi da negoziazione che segnano un -62,7%.
In calo anche il risultato netto di gruppo, con un rosso di 58 milioni di euro, mentre nello stesso trimestre 2019 era arrivato a 1,13 miliardi di euro. Negativo anche il risultato netto contabile, sceso di 2,71 miliardi di euro a causa di 1,26 miliardi di rettifiche su crediti, 1,3 miliardi di costi di integrazione e 1,26 miliardi di investimenti.
Male anche il risultato netto di gestione che scende a 624 milioni di euro rispetto ai precedenti 1,79 miliardi e il risultato di gestione che si riduce a 1,89 miliardi mentre nello stesso periodo era arrivato a 2,26 miliardi di euro.
Sul risultato ha pesato il calo pari al 5,9% delle attività finanziarie, scese a 663 miliardi di euro, mentre le esposizioni lorde hanno segnato un -1,5% a inizio anno e un -33,7% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Calo a 8,67 miliardi per quelle nette.
Il CET1 ratio presenta un 13,44% con attività ponderate per il rischio di 361 miliardi ed esposizioni su titoli di debito per 111,93 miliardi (41% la quota tricolore).
In un contesto caratterizzato da forte incertezza, Unicredit ha comunicato che aggiornerà il proprio piano strategico la cui presentazione avverà in un Capital Markes Day che potrebbe svolgersi verso la fine dell'anno o all'inizio del 2021.
L'analisi di Mustier
"Il primo trimestre 2020 ha confermato ancora una volta l'impatto positivo di Transform 2019 su tutto il nostro business”, ha dichiarato l'ad Jean Pierre Mustier. “La nostra performance commerciale nei primi due mesi è stata molto forte. Il margine di interesse si è mantenuto stabile e le commissioni sono cresciute del 5,2 per cento rispetto all'anno precedente”, aggiungeva Mustier.
"Abbiamo ora una posizione patrimoniale estremamente robusta, con un significativo aumento del nostro CET1 MDA buffer a 436 pb nel trimestre, ben al di sopra del nostro target di 200-250 pb, e disponiamo inoltre di un'ampissima posizione di liquidità, pari al 143 per cento alla fine del trimestre".
Fin dai primi giorni dell'epidemia in Italia, continua Mustier, "UniCredit ha adottato misure incisive a protezione e supporto dei dipendenti e dei propri clienti, rimanendo nel contempo pienamente operativa in tutte le geografie. Grazie all'inesauribile impegno di tutti i membri del team, abbiamo continuato a servire i nostri clienti e le economie in cui siamo presenti. In aggiunta, sia a livello di Gruppo che di dipendenti, abbiamo fatto consistenti donazioni alla lotta contro Covid-19".
"A seguito dell'esteso lockdown, abbiamo preso la decisione proattiva di anticipare il nostro periodico aggiornamento dello scenario macroeconomico IFRS9 per il secondo trimestre e abbiamo annunciato 902 milioni di euro addizionali di rettifiche su crediti. Sulla base delle nostre assunzioni realistiche, stimiamo che il nostro costo del rischio si attesterà nel range 100-120 pb nell'esercizio 2020. Abbiamo tutti gli strumenti per far fronte alle sfide senza precedenti presentate dalla pandemia Covid-19 grazie ai nostri importanti punti di forza e al nostro modello di business focalizzato", ha rassicurato il top manager.