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USA-Cina, è 'guerra finanziaria': trading con società cinesi a rischio

Pubblicato 21.05.2020, 12:05
© Reuters.

Di Mauro Speranza

Investing.com – Stati Uniti all'attacco del mondo finanziario cinese dopo la pausa nella guerra commerciale, 'forzata' dall'avvento della pandemia in tutto il mondo.

Il Senato statunitense, infatti, ha approvato ieri una proposta di legge contro le società cinesi, impedendo loro di quotarsi a Wall Street con operazioni di Ipo o di raccogliere fondi presso gli investitori americani con emissioni e vendite di azioni, senza aderire ad alcun principio standard che regolamentano il mercato Usa.

"Questo potrebbe significare che alle grandi aziende cinesi come Alibaba o Baidu sarebbe vietato il proseguimento delle attività di trading negli Stati Uniti o che altri grandi gruppi, con l'intenzione di diventare quotati nel paese, come Softbank, potrebbero farlo", spiegano da Renta 4.

"All'origine della scelta ci sarebbe la riluttanza della Cina a consentire l'accesso di routine agli audit richiesti dalle autorità di regolamentazione statunitensi (PCAOB e SEC). Le società che vendono le loro azioni pubblicamente negli Stati Uniti sono tenute per legge ad essere sottoposte a revisione contabile da parte di società sotto la supervisione del loro organismo di regolamentazione, il PCAOB, cosa che la Cina si è finora rifiutata di fare per le sue società", spiegano in Link Securities.

"D'altra parte, gli Stati Uniti stanno anche approvando una legge che imporrebbe maggiori restrizioni alla vendita di semiconduttori a Huawei da parte delle aziende americane", aggiungono da Renta 4.

La notizia ha spinto al ribasso le borse europee nella seduta di oggi, in quanto per i mercati "il maggiore fattore di ribasso in questo momento è rappresentato dalla forte crescita delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. Le cose si mettono male", dice José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.

"Hanno anche pubblicato una dichiarazione di 20 pagine che accusa la Cina di gravi violazioni dei diritti umani. Non sembra che andrà a finire bene e a questo proposito si teme che il mercato sia ancora una volta sottovalutato, accecato dall'aumento delle scorte di tecnologia, che il mercato presume beneficerà della crisi", aggiunge Cárpatos.

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La proposta di legge ha già ricevuto l'approvazione dell'American Securities Association, associazione che rappresenta le società finanziarie USA di piccola dimensione o regionali. "Per troppo tempo, società fraudolenti cinesi hanno avuto libero accesso ai mercati americani, sfruttando gli investitori americani. Ora è il momento di mettere al primo posto gli investitori americani e giocare alla pari", dichiaravano dall'associazione.

Per diventare efficace, la proposta di legge al Senato ora dovrà passare alla Camera dei rappresentanti USA, per poi dover ricevere la firma di Donald Trump.


L'offensiva del Nasdaq

Oltre al parlamento statunitense, nella nuova 'guerra finanziaria' contro la Cina è sceso in campo anche il Nasdaq. In particolare, la piattaforma starebbe pensando all'imposizione dell'obbligo di raccolta di almeno $25 milioni di dollari con le operazioni di Ipo oppure il 25% del valore della loro capitalizzazione di mercato post listing per tutte le società estere.

Pur non citando espressamente le società cinesi, la decisione starebbe maturando dopo lo scandalo contabile che ha travolto la società asiatica Luckin Coffee (LK.O), approdata sul mercato Usa con una operazione di Ipo all'inizio del 2019, costretta a rivelare lo scorso mese che, da una indagine interna, era emerso che il proprio direttore generale, insieme ad altri dipendenti, aveva manipolato i dati sulle vendite.

Non è bastata la decisione da parte di Luckin Coffee di licenziare il suo AD e direttore generale, oltre alla sospensione di sei dipendenti, e il titolo del gruppo era stato sospeso dal 7 aprile fino alla giornata di ieri, “in attesa di ulteriori notizie richieste dal Nasdaq”.

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Inoltre, la società cinese ha comunicato di aver ricevuto una notifica di delisting dal Nasdaq in data 15 maggio, ma il titolo proseguirà gli scambi fino a quando non arriverà la sentenza di appello, attesa nei prossimi 45 giorni.

La ripresa agli scambi è risultata particolarmente negativa, con il titolo Luckin Coffee (NASDAQ:LK) che ha ceduto oltre il 35%, mentre nel pre-market odierno scende di un 2%.

Ultimi commenti

leggo molti commenti a favore o contro ma tutti praticamente non citano il problema di fondo, ovvero, perché una società estera deve oprare con regole diverse e agevolate rispetto a quelle autoctone?
Se fosse scritto in italiano sarebbe un articolo interessante
come se non bastasse adesso Trump vuole annullare 30 anni di trattati per la lotta contro gli armamenti nucleari, praticamente si ritornerebbe a una guerra fredda estesa anche alla Cina senza contare la Korea del Nord etc etc
Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati. Basta anticipare l’onda come i surfisti
Era ora dopo la più grande catastrofe della storia quale è la pandamemia causata dalla cattiveria dei cinesi ci vuole una risposta durissima dal boicottaggio mondiale dei loro prodotti alla guerra finanziaria e se poi non basta... affinché i cinesi spariscano in tutti i modi dico tutti i modi nessuno escluso dalla faccia della terra W l'Italia senza però questo governo servo dei cinesi e W USA
A Mazzola ma tu ti droghi
Delirio
fuori si testa , moderati
Forse i mercati potrebbero reggere nonostante la crisi economica fino a Novembre mese delle elezioni USA perché l'amministrazione Trump ha l'appoggio di tutto il mondo finanziario.Il capo di Black Rock (fondo comune di investimento più grande del mondo) ha confessato di star aiutando la FED e non credo che sia l'unico a farloe poi il sentiment di mercato continua ad essere quello di una ripresa a v seppure molti esperti pensano ad una U..Certo che ci saranno degli scossoni a causa del riaccendersi delle tensioni fra USA  e Cina speriamo che la situazione non sfugga di mano a Trump.Penso comunque che la crisi dei mercati potrebbe arrivare quando la liquidità fornita avrà terminato il suo effetto e gli investitori saranno costretti a liquidare i loro investimenti azionari.Se questo accadesse allora non ci sarebbe ne FED ne elicopter money ad evitare la caduta.Però la ripresa potrebbe arrivare prima che questo accada.
Il problema fra USA  e Cina investe tutti i settori. Tecnologico in questo caso è arrivato il ban di Huawei e qui il discorso è incentrato sul 5G e si impedisce la fornitura di semiconduttorii(accusa furto di tecnologia).Finanziario perché ieri è stata approvata una proposta di legge del Senato USA che vorrebbe impedire l'accesso alle società cinesi ai mercati finanziari USA se non si sottopongono alle regole contabili americane con conseguente audit su di esse da parte della SEC e di altro organismo.Sanitario perché Trump accusa la Cina di essere stata la causa dei migliaia di morti per i ritardi con cui ha comunicato al mondo la pericolosità del virus.Infine politico perché in questo modo Trump rende meno evidenti gli errori di sottovalutazione della epidemia in cui è incorso.E più si avvicinano le elezioni e più questa tendenza di trovare un nemico esterno si accentuerà perché sarà una arma in più per essere rieletto.
Concordo, anche perchè i Dem, non hanno alternative valide e il loro candidato ha perso in partenza , quindi conviene loro uniformarsi. Io penso comunque che in definitiva, a parte una corretta richiesta di regolamentazione, ci sia il tentativo di sfruttare la situazione per spillare più soldi possibili alla Cina che ha in mano il loro debito. Diciamo che è una delle carte da giocare su questo tavolo. Io credo che una volta abbandonate le accuse sanitarie, che sono le più cattive e probabilmente false, i cinesi siano pronti a trattare su una serie di cose.
Peccato che l’articolo non tenga conto che la piazza finanziaria di Hong Kong si sta muovendo a sua volta. Che il caro Trump lo voglia o no le società americane soorattutto quelle tecnologiche non possono più fare a meno del dragone... non mi preoccupa per niente questa iniziativa. Questo voler mettere etica dove l’etica non c’e 🤢
Sono d’accordo con te parzialmente:”Paese che vai, usanza che trovi.” Non si può andare a fare IPO in un mercato straniero e nin sottoporsi ai principi contabili e di trasparenza di quel mercato. Poi sul fatto che trasparenza c’è ne poca siamo d’accordo, ma almeno quello poca ci deve essere. Possono sempre rimanere quotate in Cina e basta cosi non devono sottostare a nessuna regola USA!
Tutte ********sono daccordo e tutta una farsa, e per quanto riguarda il vaccino per il CORAVIRUS Ce lanno gia ,lo tireranno fuori quando sono convinti del guadagno. Mondiale
Beh,asp. I J. Claim, guardando il grafico di investing, sui J. C. Il trend dei disoccupati,è ribassista..
il problema è il resto del mondo che dorme!!
se togli le aziende cinesi dalla borsa non sei più nulla. perchè tutti gli investitori toglierebbero soldi per spostarsi a hong kong. sarebbe solo una grave perdita economica per loro, dovrebbero scendere a patti
Come al solito.... prima litiga,( e va short ) poi fa’ la pace,e va long..
Esatto la quale diventera la prima piazza finanziaria globale
A forza di truffe qualcosa si sono accorti...
Sono d’accordo con la strumentalizzazione Trump, i cinesi comunque devono rispettare le leggi negli stati dove vogliono intraprendere attivita, come lo pretendono loro.
gli stati uniti hanno paura di perdere il ruolo di prima potenza industriale del mondo, di conseguenza, stanno usando tutti i mezzi leciti o meno per mettere in difficoltà la cina. lo hanno sempre fatto, quando qualcuno si permette di dargli fastidio lo eliminano. in passato il nemico si chiamava russia o cuba o vietnam, oggi si chiama cina. tutti cattivi, loro sono i buoni.
Sono quasi totalmente d'accordo sig ronchi Roberto, però bisogna stare attenti la Cina non è così malleabile, né tanto meno piccola come i paesi da lei citati. Questa volta gli americani hanno sottovalutato troppo la Cina. Magari è troppo tardi?
Ci hanno rotto tutti e due USA E Cina.....due teste di m...a al comando di due giganti....che pena...
La cina ha stufato!!La cina ha inquinato il mondo!La cina sta conornado il mondo!La cina ha fatto di tutto pwr ammalare il mondo!Non stimo trump!ma una dura lezione dovra arrivare per i cinesi!!
Ma smettila... Se si incaz i cinesi non mangiamo più.
che cosa dovremmo fare agli americani che hanno causato la crisi del 2008 ed hanno scaricato i suborime all’ europa decretando di fatto una recessione e che ne stiamo ancora pagando le conseguenze?
e che dire di tutte le guerre?penso che persone cosi decisive per il mondo non dovrebbero scatenare altre guerre anche economiche ma dovrebbero avere il buon senso di sedersi attorno un tavolo e vedere la strada migliore per il mondo. non ci è bastata la pandemia?
Che ritardati questi trumpiani!Vogliono perdere trilioni di dollari se non triliardi e aspetta, creare un punto alternativo in cina, quindi doppio svantaggio.No sense questi personaggi, i soldi non guardano chi sei o da dove vengono, sono soldi
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