Di Mauro Speranza
Investing.com – Entra nel vivo la stagione degli utili a Wall Street, con Jp Morgan a dare il 'via alle danze' con un netto crollo nel primo trimestre da 'coronavirus'.
La banca, infatti, ha comunicato un calo dei profitti nel periodo gennaio-marzo 2020 pari al 69%, risultato inferiore alle attese, mentre sono scesi del 3% i ricavi.
L'utile netto trimestrale dell'istituto americano è risultato di 2,865 miliardi di dollari, contro i 9,179 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno precedente, corrispondenti a 78 centesimi per azione.
I ricavi sono risultati pari 29,069 miliardi, di poco scesi rispetto ai 29,851 miliardi del primo trimestre 2019, mentre l'attesa per per 29,67 miliardi di dollari.Si conferma anche margine netto di interesse, fermo a $14,5 miliardi e risultato migliore $14 miliardi attesi.
Inoltre, JPM ha assistito a una forte crescita nelle divisioni equity e di reddito fisso. In particolare, il fatturato della divisione equity markets da considerare all’interno dell’unità C&I, è balzato del 28% a $2,2 miliardi e quello della divisione fixed income ha messo a segno un rialzo del 34% a $5 miliardi.
"I risultati del trimestre sono stati buoni”, afferma l'amministratore delegato Jamie Dimon, “tuttavia, data la possibilità di una recessione abbastanza grave, è stato necessario portare le riserve sul credito a 6,8 miliardi, per costi totali per il credito di 8,3 miliardi nel trimestre".
Dopo la diffusione dei dati, il titolo JPMorgan Chase (NYSE:JPM) guadagna oltre l'1% nel premarket USA, facendo presagire un'apertura positiva a Wall Street dopo il calo del 4,5% della chiusura di ieri.