Investing.com – La rischiosità delle imprese del settore edile è stato a fine dicembre 2012 maggiore di quello medio delle imprese italiane, il 13.99% di esse, infatti, ha presentato un alto livello di rischiosità inerente i pagamenti ai fornitori, contro l’11.26% della media delle altre imprese nazionali.
Nel settore specifico il 73.28% delle imprese ha chiuso l’anno posizionandosi su un livello di rischiosità media e l’11.34% su una rischiosità medio-bassa , solo l’1.39% ha chiuso il 2012 posizionandosi su un livello di rischiosità basso.
I sotto settori in maggiore difficoltà sono stati quelli dell’edilizia specializzata e della costruzione di edifici che hanno evidenziato una percentuale di imprese ad alta rischiosità rispettivamente del 23.53% e del 21.18%.
Oltre 60mila imprese dedite alla costruzione di edifici risultano essere ad alto rischio di generare insoluti nei 12 mesi successivi alla rilevazione.
La categoria che risulta essere meno a rischio è quella degli installatori con una percentuale di imprese ad alto rischio di solo il 9.87%.
Da un punto di vista geografico risultano essere più affette da alta rischiosità le imprese del Sud e delle Isole, non risparmiando comunque neppure il Nord Est ed il Nord Ovest del paese, aree in cui la percentuale di bassa rischiosità che le caratterizzava prima della crisi degli ultimi 5 anni è letteralmente crollata raggiungendo rispettivamente percentuali del 2.24% e dell’1.64%.
Nel settore specifico il 73.28% delle imprese ha chiuso l’anno posizionandosi su un livello di rischiosità media e l’11.34% su una rischiosità medio-bassa , solo l’1.39% ha chiuso il 2012 posizionandosi su un livello di rischiosità basso.
I sotto settori in maggiore difficoltà sono stati quelli dell’edilizia specializzata e della costruzione di edifici che hanno evidenziato una percentuale di imprese ad alta rischiosità rispettivamente del 23.53% e del 21.18%.
Oltre 60mila imprese dedite alla costruzione di edifici risultano essere ad alto rischio di generare insoluti nei 12 mesi successivi alla rilevazione.
La categoria che risulta essere meno a rischio è quella degli installatori con una percentuale di imprese ad alto rischio di solo il 9.87%.
Da un punto di vista geografico risultano essere più affette da alta rischiosità le imprese del Sud e delle Isole, non risparmiando comunque neppure il Nord Est ed il Nord Ovest del paese, aree in cui la percentuale di bassa rischiosità che le caratterizzava prima della crisi degli ultimi 5 anni è letteralmente crollata raggiungendo rispettivamente percentuali del 2.24% e dell’1.64%.