Investing.com – L’ABI informa che a febbraio l’ammontare dei prestiti erogati dalle banche operanti sul territorio nazionale alla clientela, ammonta a 1.917,3 milioni di euro, importo nettamente superiore alla raccolta effettuata dalle stesse banche nel medesimo periodo, che ammonta a 1.759,5 milioni di euro.
La dinamica dei finanziamenti concessi a famiglie ed imprese è stabile rispetto al mese di gennaio e in flessione del 2.8% su base annuale, in linea con l’andamento del PIL e degli investimenti. Stante la crisi in atto, è in aumento la rischiosità dei prestiti e le sofferenze nette hanno raggiunto a gennaio 2013 la quota di 63.937 milioni costituendo il 3,35% sugli impieghi ed il 16.82% su capitale e riserve.
Le sofferenze lorde ammontano a 126.146 milioni di euro. I tassi di interesse praticati sui prestiti sono tuttora contenuti raggiungendo una media sul totale dei prestiti del 3.76%, in contrazione di 3 centesimi rispetto alla media del mese precedente e di 42 punti base rispetto a febbraio 2012.
Il tasso sui nuovi finanziamenti concessi alle imprese si è assestato sul 3.50% in flessione rispetto al precedente 3.62%, mentre sulle operazioni relative all’acquisto di abitazioni si è portato al 3.73%, in aumento rispetto al precedente 3.70%.
Permane negativa la tendenza sulla raccolta con scadenza a lungo termine che evidenzia una flessione del 6.0%, mentre rimane positiva la raccolta globale con aumenti del 2.5% a gennaio e del 2.6% a febbraio.
A febbraio Il tasso medio sulla raccolta da famiglie e società non finanziarie si è collocato al 2.04% contro un 2.05 di gennaio,mentre quello praticato sui depositi è stato sostanzialmente stabile all’1.15 contro l’1.17 del mese precedente, tasso stabile anche sulle obbligazioni al 3.40% contro il precedente 3.37% ; in diminuzione il tasso sui PCT che è stato del 2.80% contro un precedente 2.97%.
La differenza, o spread, fra il tasso medio sui prestiti concessi e sulla raccolta è risultato a febbraio di 172 punti base in contrazione di 2 punti base rispetto a quello di gennaio e di 37 punti base rispetto a quello di febbraio 2012.
La dinamica dei finanziamenti concessi a famiglie ed imprese è stabile rispetto al mese di gennaio e in flessione del 2.8% su base annuale, in linea con l’andamento del PIL e degli investimenti. Stante la crisi in atto, è in aumento la rischiosità dei prestiti e le sofferenze nette hanno raggiunto a gennaio 2013 la quota di 63.937 milioni costituendo il 3,35% sugli impieghi ed il 16.82% su capitale e riserve.
Le sofferenze lorde ammontano a 126.146 milioni di euro. I tassi di interesse praticati sui prestiti sono tuttora contenuti raggiungendo una media sul totale dei prestiti del 3.76%, in contrazione di 3 centesimi rispetto alla media del mese precedente e di 42 punti base rispetto a febbraio 2012.
Il tasso sui nuovi finanziamenti concessi alle imprese si è assestato sul 3.50% in flessione rispetto al precedente 3.62%, mentre sulle operazioni relative all’acquisto di abitazioni si è portato al 3.73%, in aumento rispetto al precedente 3.70%.
Permane negativa la tendenza sulla raccolta con scadenza a lungo termine che evidenzia una flessione del 6.0%, mentre rimane positiva la raccolta globale con aumenti del 2.5% a gennaio e del 2.6% a febbraio.
A febbraio Il tasso medio sulla raccolta da famiglie e società non finanziarie si è collocato al 2.04% contro un 2.05 di gennaio,mentre quello praticato sui depositi è stato sostanzialmente stabile all’1.15 contro l’1.17 del mese precedente, tasso stabile anche sulle obbligazioni al 3.40% contro il precedente 3.37% ; in diminuzione il tasso sui PCT che è stato del 2.80% contro un precedente 2.97%.
La differenza, o spread, fra il tasso medio sui prestiti concessi e sulla raccolta è risultato a febbraio di 172 punti base in contrazione di 2 punti base rispetto a quello di gennaio e di 37 punti base rispetto a quello di febbraio 2012.