MILANO (Reuters) - Il Milan ha ricevuto dall'Uefa una lettera in cui l'organismo che governa e controlla il calcio europeo chiede ulteriori chiarimenti sul business plan presentato nell'ambito della richiesta di voluntary agreement.
Lo dicono a Reuters due fonti della società rossonera, precisando che non si tratta di una bocciatura. La valutazione dell'Uefa è ancora in corso, non ci sono verdetti definitivi e una decisione dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno, aggiungono le fonti.
"Non c'è stata alcuna decisione, sono stati chiesti ulteriori chiarimenti sul fronte economico", spiega una delle fonti. Una seconda fonte spiega che il Milan ha ricevuto una lettera in cui l'Uefa chiede maggiori approfondimenti riguardanti il business plan.
Il voluntary agreement, possibilità riservata ai club che hanno cambiato proprietà, permetterebbe al Milan di perseguire un proprio business plan derogando temporaneamente alla norme sul fair-play finanziario.
La proposta è stata presentata all'Uefa un paio di settimane fa dalla dirigenza rossonera, che avrebbe sottoposto all'organismo di controllo diversi scenari.
Di base, comunque, il business plan milanista prevede un aumento dei ricavi dalla Cina e dai mercati asiatici, oltre che per effetto del ritorno, anche se non immediato, del club in Champions League, la massima competizione europea cui si accede qualificandosi tra le prime quattro squadre in campionato.
Il Milan ha archiviato il 2016 con un rosso di circa 75 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2017 il passivo è stato di 33 milioni. Il club ad aprile è passato di mano da Fininvest all'imprenditore cinese Li Yonghong, grazie al prestito da 303 milioni del fondo Elliott.
In estate la società si è resa protagonista di una campagna acquisti da 230 milioni di euro destinata a pesare sui conti del 2017/2018.
Se la proposta di voluntary agreement del club rossonero venisse bocciata, il Milan potrebbe incorrere nelle restrizioni previste per le società che ricadono nel regime di settlement agreement, in cui l'Uefa e il club concordano un piano di rientro nei parametri, con l'obiettivo di arrivare al pareggio di bilancio.
Il settlement agreement prevede solitamente una serie di condizioni restrittive che il club è tenuto a rispettare (per esempio limiti al calciomercato o al monte ingaggi).
L'ipotesi di esclusione del club dalle competizioni europee, paventata stamane dal quotidiano spagnolo Marca, secondo cui l'organismo di controllo avrebbe dubbi sulla solidità finanziaria della nuova proprietà cinese del Milan, sarebbe invece una misura estrema, che il regolamento Uefa prevede solo nel caso in cui gli accordi per il riallineamento ai parametri finanziari non vengano rispettati.
(Elvira Pollina)