ROMA (Reuters) - L'amministratore delegato di Etihad James Hogan ha incontrato oggi a Roma gli azionisti di Alitalia in vista dell'ingresso nel capitale del vettore italiano e fonti vicine all'operazione dicono che alla firma dell'intesa manca poco.
L'accordo, che consentirebbe a Etihad di avere il 49% di Alitalia, potrebbe essere siglato venerdì in occasione dell'assemblea sull'aumento di capitale da 300 milioni a Fiumicino, secondo il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.
Il meeting degli azionisti con Hogan è stato preceduto da una riunione al ministero dell'Economia che è presente in Alitalia tramite la controllata Poste Italiane.
Secondo una fonte che ha partecipato alla riunione in via XX Settembre, sarebbero stati messi a punto gli ultimi dettagli sul rafforzamento patrimoniale mentre il negoziato proseguirebbe su altre questioni.
I giornali avevano riferito stamane di tensioni tra i soci su come ripartire l'anticipo da pagare prima del closing.
"E' stato trovato l'accordo sui 300 milioni di equity commitment. Si discute con progressi su altri aspetti", ha detto la fonte senza aggiungere altri dettagli.
Un'altra persona che sta seguendo il dossier dice che "le discussioni in corso sono dei dettagli, si firmerà venerdì".
Uno dei nodi dell'operazione riguarda Poste, società al 100% del Tesoro, che l'anno scorso ha rilevato il 20% circa di Alitalia con un investimento di 75 milioni.
Poste, per la quale il Tesoro immagina di procedere ad una Ipo nei prossimi mesi, intende mettere altri soldi solo in una nuova società e non nella vecchia Alitalia, come richiesto da Etihad per saldare eventuali contenziosi e ripianare le perdite 2014.
Giovedì il cda di Poste ha deliberato un finanziamento di 70 milioni di euro a favore di un veicolo societario dedicato (MidCo) delegando all'Ad Francesco Caio la definizione dei dettagli tecnici dell'operazione.
"In deal così importanti queste differenze non importanti possono essere sistemate, che si tratti di Poste o di qualcun altro", ha commentato Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, tra i principali azionisti e creditori di Alitalia.
"Penso che il deal stia procedendo nella direzione giusta. Penso che si sia vicini quantomeno alla firma dell'accordo. Per quanto conosco a oggi sono relativamente ottimista, non registro criticità su quello di cui si sta discutendo", ha aggiunto Ghizzoni nella conferenza stampa sulla semestrale.