di Stefano Bernabei
ROMA (Reuters) - Alitalia ha ricevuto oggi una risposta "positiva" dalla compagnia emiratina Etihad sul progetto di rafforzamento patrimoniale fino a 300 milioni della "vecchia" compagnia e il consiglio di amministrazione ha proposto di convocare un'assemblea per l'8 agosto per approvare l'aumento.
"E' arrivata la risposta di Etihad. E' positiva, ma servono approfondimenti", ha detto l'amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio al termine del consiglio di amministrazione che si è tenuto stamattina a Fiumicino.
Il cda, secondo alcune fonti vicine alla compagnia, ha approvato infatti di alzare a 300 milioni, dai 250 già deliberati, l'aumento di capitale e per questo è stata convocata una nuova assemblea.
Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, poco dopo ha detto di aspettarsi che proprio l'8 agosto, dopo il via libera formale dei soci alla ricapitalizzazione, potrà esserci la firma dell'accordo per l'ingresso nel capitale della nuova Alitalian del socio arabo.
"E' stata fissata la data per la firma: l'8 agosto", ha detto Lupi, secondo quanto confermato dal portavoce.
"Ho visto la lettera, è molto positiva. In questa settimana si lavorerà per mettere a posto gli ultimi dettagli", ha aggiunto il ministro.
I dettagli a cui fa riferimento Lupi e a cui ha anche fatto cenno l'AD Del Torchio parlando genericamente di approfondimenti, riguardano la questione, finora irrisolta, di come far quadrare la partecipazione dei soci vecchi e di Poste all'aumento. Poste ha dato la disponibilità a coprire fino a 70 milioni dei 300 di aumento, ma vuole stare fuori dalla vecchia Alitalia e vuole che si crei una MidCo in cui versare la sua parte, in modo che non debba rispondere di debiti, perdite o contenziosi pregressi.
La cosa aveva preoccupato i soci arabi che vogliono la certezza che il loro socio di maggioranza nella nuova Alitalia abbia una adeguata solidità finanziaria che non sia messa a repentaglio da rischi legati alla vecchia gestione. Questa preoccupazione sarebbe stata reiterata ancora oggi.
Secondo una fonte vicina agli azionisti, nella sua risposta Etihad avrebbe infatti chiesto approfondimenti tecnici sulla fattibilità della cosiddetta MidCo, ribadendo la preoccupazione già espressa nella sua prima richiesta, di avere una old company sufficientemente patrimonializzata.
La questione resta quindi un accordo tra i soci principali - Unicredit, Intesa SP, Atlantia e le Poste - che, anche dopo la riunione del 30 luglio a Palazzo Chigi definita proficua, deve ancora essere trovato.
Non a caso ancora ieri Atlantia, che già aveva esortato a non giocare con il fuoco, aveva espresso tutta la sua freddezza verso "la nuova possibile struttura" dell'operazione che assegna a Poste un ruolo di azionista speciale, dicendo di voler approfondire "la fattibilità della struttura, la parità di trattamento dei soci e gli impatti societari ed economici dell'intera operazione".
-- hanno contribuito Antonella Cinelli e Giselda Vagnoni
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