PECHINO/WUHAN (Reuters) - Alcuni abitanti delle principali città cinesi - Pechino, Shanghai e Wuhan - hanno sfidato il freddo e l'impennata delle infezioni da Covid-19 per tornare alle attività regolari, fiduciosi di una spinta all'economia dato l'aumento dei cittadini guariti dal contagio.
Tra coloro che si sono riuniti per andare in slitta o pattinare sul lago ghiacciato di Shichahai nell'omonimo parco della capitale, alcuni erano ottimisti riguardo all'apertura, dopo che la Cina ha revocato le severe misure "zero-Covid" il 7 dicembre, per adottare una strategia di convivenza con il virus.
Tuttavia, da allora è scoppiata un'ondata di infezioni in tutto il Paese, dopo che per tre anni le frontiere sono rimaste praticamente chiuse in un rigido regime di isolamento e di test incessanti.
"L'epidemia... non ci ha dato la possibilità di venire a giocare", ha detto Yang, uno dei presenti nel parco, che ha fornito solo un nome.
"Dopo la fine di questo lockdown non dobbiamo più scansionare il codice sanitario né controllare il codice di viaggio. Quindi ora siamo liberi", ha aggiunto.
Zhong, uno studente universitario di 22 anni che si è recato a sua volta al lago, ha detto di non essere uscito di casa per due o tre settimane dopo essere stato infettato.
"Ora posso uscire ed è un buon momento per le vacanze di Capodanno. Voglio andare in giro per Pechino, dare un'occhiata e sentire l'atmosfera di festa".
Il traffico sta riprendendo a scorrere sulle strade della capitale, mentre la gente torna rapidamente nei luoghi all'aperto, come laghi, fiumi e centri commerciali. Tuttavia, gli affari vanno ancora a rilento in alcuni locali più piccoli come i ristoranti, hanno detto i proprietari.
"La produzione, la vita e l'intrattenimento stanno tornando ai livelli normali", ha detto a Reuters un uomo di nome Wu, in riva al fiume nella città centrale di Wuhan, dove la pandemia è iniziata tre anni fa.
Le persone che sono state contagiate non sono più così ansiose, ha aggiunto Wu, insegnante presso un centro di formazione privato.
La festa più importante della Cina, il Capodanno lunare, inizia il 21 gennaio di quest'anno, e si prevede che la rete ferroviaria trasporterà 5,5 milioni di passeggeri, secondo l'emittente statale Cctv.
In vista del previsto aumento dei viaggi per le vacanze, le autorità dello spettacolare Palazzo del Potala in Tibet hanno detto che riaprirà ai visitatori a partire dal 3 gennaio, dopo aver chiuso ad agosto lo scorso anno a causa di un'epidemia di Covid-19.
Secondo i media, alcuni hotel nella popolare città turistica di Sanya, nell'isola meridionale di Hainan, sono già al completo per il Capodanno lunare.
Negli ultimi giorni i media statali hanno cercato di rassicurare il pubblico che l'epidemia di Covid-19 era sotto controllo e si stava avvicinando al suo picco
Più dell'80% degli abitanti della provincia sudoccidentale del Sichuan sono stati infettati, ha comunicato sabato il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie.
Tuttavia, l'unico nuovo decesso per Covid-19 rilevato oggi - in linea con i dati del giorno precedente - su 1,4 miliardi di abitanti in Cina non corrisponde all'esperienza di altri Paesi dopo la riapertura
Il bilancio ufficiale della Cina, 5.250 morti dall'inizio della pandemia, è in contrasto con il bilancio negli Stati Uniti, ad oltre un milione di decessi. Hong Kong, città cinese di 7,4 milioni di abitanti, ha registrato più di 11.000 morti.
Circa 9.000 persone in Cina stanno probabilmente morendo ogni giorno a causa del Covid-19, secondo una ricerca pubblicata la scorsa settimana dalla società britannica di dati sanitari Airfinity .
I decessi cumulativi in Cina dall'1 dicembre hanno probabilmente raggiunto le 100.000 unità, mentre le infezioni sono stimate a 18,6 milioni.
Airfinity prevede che le infezioni da Covid-19 in Cina raggiungeranno il primo picco il 13 gennaio, con 3,7 milioni di infezioni giornaliere.
La Cina ha detto di contare solo i decessi dei pazienti affetti dal Covid se causati da polmoniti e insufficienze respiratorie correlate al virus.
Il numero relativamente basso di decessi non è coerente con l'aumento della domanda segnalato dalle agenzie di pompe funebri in diverse città.
L'abolizione delle restrizioni dopo le diffuse proteste di novembre ha sovraccaricato gli ospedali e le pompe funebri, con la preoccupazione dell'opinione pubblica alimentata da scene di persone sottoposte a flebo ai bordi delle strade e code di carri funebri fuori dai crematori.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)