PECHINO (Reuters) - Funzionari cinesi hanno detto che la svedese H&M e altre aziende straniere non dovrebbero fare mosse affrettate o entrare in questioni politiche dopo che le società hanno espresso preoccupazione per il lavoro forzato nello Xinjiang, scatenando una feroce reazione online e boicottaggi.
Dalla scorsa settimana H&M, Burberry, Nike (NYSE:NKE), Adidas e altri marchi occidentali sono stati colpiti da boicottaggi da parte dei consumatori cinesi a causa dei loro commenti sull'acquisto di cotone prodotto nello Xinjiang. La rottura arriva mentre gli Usa e altri governi occidentali aumentano la pressione sulla Cina per i sospetti di violazioni dei diritti umani nella regione.
"Non credo che un'azienda dovrebbe politicizzare il suo comportamento economico", ha detto Xu Guixiang, portavoce del governo regionale dello Xinjiang nel corso di una conferenza stampa. "H&M può continuare a fare soldi nel mercato cinese? Non più".
"Affrettare questa decisione e farsi coinvolgere nelle sanzioni non è ragionevole. È come sollevare una pietra per poi lasciarla cadere sul proprio piede", ha aggiunto Xu.
H&M non ha immediatamente risposto ad una richiesta di commento.
(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Sabina Suzzi, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)