Di Mauro Speranza
Investing.com – Scattano le prese di beneficio su Nexi (MI:NEXII) dopo il +3,14% della chiusura di ieri. A metà mattinata il titolo Nexi cede oltre il 2%, dopo aver virato in negativo a pochi minuti dall’apertura di Piazza Affari e procedendo in netta controtendenza rispetto al Ftse Mib, anche oggi positivo.
Gli acquisti di ieri erano arrivati dopo l’annuncio della fusione con Sia, confermando così le voci diffuse nei mesi scorsi. L’aggregazione “sarà un punto di partenza e non di arrivo”, spiegava Paolo Bertoluzzo, numero uno di Nexi. L’operazione permetterà “di cogliere le opportunità internazionali che l’industria dei pagamenti potrà presentare”, aggiungeva Bertoluzzo.
Già in base ai dati del 2019, la nuova società avrebbe un cash flow operativo di 800 milioni di euro e una leva finanziaria netta di 3,3 volte a fronte delle 3,9 volte di Nexi “stand alone”.
I prossimi obiettivi di Nexi
Bertoluzzo ha dichiarato che Nexi ha una propria "wish list" per l'M&A, cioè ha in mente dei target preferiti per possibili alleanze internazionali, ma dovrà essere “pragmatica”.
Da Bloomberg scrivono che la società avrebbe già presentato un’offerta non vincolante per Nets, società danese che opera già nel settore dei pagamenti in Scandinavia ma che ha aggiunto la regione DACH, comprendente Germania, Austria e Svizzera dopo l’acquisizione di Concardis avvenuta nel 2019.
La società che, sulla base di dati pubblici nel 2019 aveva dimensioni simili a Sia (ricavi 747 milioni, Ebitda di 295 milioni) è posseduta dai fondi di private equity Hellman e Fridman oltre a Bain ed Advent, gli stessi che sono soci, insieme a Clessidra, di Mercury UK, il veicolo che controlla il 33% di Nexi.
Inoltre, Bloomberg scrive che i fondi vorrebbero cedere Nets per un importo vicino a 10 miliardi, ossia con un rapporto tra enterprise value ed ebitda sulle 27 volte.
La view di Equita e il ruolo di Cdp
“Riteniamo poco probabile che Nexi decida di proseguire con una seconda operazione prima del closing con Sia, atteso per l'estate 2021”, hanno commentato gli analisti di Equita.
Tuttavia, dalle pagine del Sole 24 Ore, il numero uno di Cdp, Fabrizio Palermo, ha dichiarato che la Cassa, in qualità di primo azionista del nuovo gruppo con una quota attorno al 25%, supporterà Nexi anche nella futura espansione internazionale.
Equita, intanto, raccomanda cautela su Nexi, individuando un prezzo obiettivo a 16,2 euro, inferiore alle attuali quotazioni di Borsa.