Investing.com – Il fenomeno del credit crunch, ovvero della carenza e difficoltà nel reperire finanziamenti che ha colpito le imprese a causa della crisi economica in corso, e che finora aveva risparmiato le impre export oriented, le sta ora cominciando ad interessare da vicino.
Secondo uno studio effettuato da Unioncamere infatti il razionamento del credito colpisce ora anche le aziende esportatrici che finora erano rimaste indenni dal fenomeno.
La contrazione dei finanziamenti concessi dal mondo bancario alle imprese ha visto una contrazione fra giugno 2012 e lo stesso mese del 2011, pari al 2.5%, procurando loro l’impossibilità di coprire interamente il fabbisogno finanziario.
A causa dei molti problemi di liquidità che attanagliano attualmente il mondo delle imprese, i rapporti con le banche rimangono difficili e la difficoltà di vedersi concesso credito è ancora in aumento.
Nel contempo e proprio a causa di queste difficoltà, è aumentato in modo esponenziale il ricorso al microcredito sia da parte di persone che di imprese.
Il microcredito, strumento finanziario di chiara connotazione solidaristica, ha subito un incremento del 42.0%.
Secondo uno studio effettuato da Unioncamere infatti il razionamento del credito colpisce ora anche le aziende esportatrici che finora erano rimaste indenni dal fenomeno.
La contrazione dei finanziamenti concessi dal mondo bancario alle imprese ha visto una contrazione fra giugno 2012 e lo stesso mese del 2011, pari al 2.5%, procurando loro l’impossibilità di coprire interamente il fabbisogno finanziario.
A causa dei molti problemi di liquidità che attanagliano attualmente il mondo delle imprese, i rapporti con le banche rimangono difficili e la difficoltà di vedersi concesso credito è ancora in aumento.
Nel contempo e proprio a causa di queste difficoltà, è aumentato in modo esponenziale il ricorso al microcredito sia da parte di persone che di imprese.
Il microcredito, strumento finanziario di chiara connotazione solidaristica, ha subito un incremento del 42.0%.