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Oro ancora in calo nonostante i dati USA deludenti

Pubblicato 26.04.2016, 14:40
© Reuters.  L’oro resta in calo dopo i dati sugli ordinativi di beni durevoli USA
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Investing.com - I futures dell’oro scendono negli scambi statunitensi di questo martedì, nonostante i dati che hanno mostrato che gli ordinativi di beni durevoli USA sono saliti meno del previsto a marzo.

Il Dipartimenti per il Commercio USA ha reso noto che il totale degli ordinativi di beni durevoli, che include la categoria del trasporto, è salito dello 0,8% il mese scorso, mentre gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile del trasporto, sono scesi dello 0,2%.

Gli ordinativi di beni capitali core, un indicatore degli investimenti del settore privato, sono rimasti invariati il mese scorso, mentre le esportazioni di beni capitali core, categoria utilizzata per calcolare la crescita economica trimestrale, sono aumentate dello 0,3%.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno scende di 4,50 dollari, o dello 0,36%, a 1.235,80 dollari l’oncia troy alle 12:35 GMT, o alle 8:35 ET. Ieri, l’oro è salito di 10,20 dollari, o dello 0,83%.

L’attenzione si sposta ora alla Federal Reserve, che darà il via ai due giorni di vertice di politica monetaria quest’oggi. La banca centrale USA non dovrebbe intervenire sui tassi di interesse, ma la dichiarazione sarà seguita con particolare attenzione per avere indizi sulla posizione della banca in merito all’economia globale ed alle prospettive sulla politica economica.

Molti investitori ritengono che l’aumento dei tassi avverrà in modo graduale nei timori per la crescita economica globale e per la differenza tra la politica monetaria attuata dagli USA e quella scelta dalle altre nazioni.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è precedentemente sceso a 94,32. L’indice si è poi attestato a 94,36, in calo dello 0,4% sulla giornata.

Il prezzo del metallo giallo è schizzato di quasi il 16% quest’anno per via della riduzione delle aspettative di una normalizzazione dei tassi da parte della Fed a causa dei timori per un indebolimento economico globale causato dalla Cina.

Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a maggio scendono di 5,4 centesimi, o dello 0,32%, a 16,95 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese, mentre i futures del rame sono in calo di 2,0 centesimi, o dello 0,89%, a 2,236 dollari la libbra.

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