FREETOWN (Reuters) - La Sierra Leone ha dichiarato lo stato di emergenza per la salute pubblica, nel tentativo di fermare la più violenta epidemia di Ebola mai scoppiata. Chiederà alle forze di sicurezza che vengano messi in quarantena gli epicentri di diffusione del virus mortale.
Lo ha annunciato in una nota il presidente Ernest Bai Koroma.
La misura è simile a quella adottata ieri sera dalla Liberia. Koroma ha anche cancellato una visita a Washington prevista per la settimana prossima per un summit Usa-Africa a causa della crisi.
Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità Ebola ha finora fatto 672 morti tra Liberia, Guinea e Sierra Leone.
I corpi di pace Usa hanno intanto temporaneamente fatto rientrare dall'Africa occidentale 340 volontari, riferendo che due addetti sono stati isolati e restano sotto osservazione dopo essere entrati in contatto con un malato di Ebola, deceduto poi a causa del virus.
Iata, associazione che riunisce le compagnie aeree, precisa di non aver raccomandato alcuna restrizione negli spostamenti o chiusura dei confini in relazione all'epidemia di febbre emorragica.
Anche nella remota ipotesi che un malato dovesse imbarcarsi, rassicura, i rischi di contagio agli altri passeggeri sono limitati.