Investing.com – si fanno, in queste ore, e da più parti , dichiarazioni di correzione e tentativi di rassicurazione in merito alla vicenda cipriota, si defila la posizione francese e si scarica la responsabilità da parte della Germania.
Si rivede frettolosamente anche la posizione europea, in merito a quella che ora viene definita come “proposta” dell’eurogruppo di concedere un prestito a Cipro solo previo prelievo forzoso sui conti dei correntisti delle banche cipriote.
Il ministro delle finanze francese Pierre Moscovici, ha dichiarato infatti che nessuna decisione verrà presa nella riunione odierna dell’eurogruppo, durante la quale ci sarà solo uno scambio di vedute sulla questione, che verrà quindi approfondita, prima di adottare decisioni definitive.
Secondo il ministro comunque, è chiara la posizione francese che ritiene come “intoccabili” i depositi sino a 100mila euro; per Moscovici inoltre questa posizione è “profondamente radicata” nel contesto europeo.
Posizione, l’attuale, ben diversa da quella di solo due giorni fa e che certamente, non aiuta la credibilità europea.
Una ulteriore dimostrazione di come non vi sia un reale coordinamento fra i pareri dei vari paesi e di come i burocrati abbiano, di conseguenza, acquisito una salda base d'influenza, all'interno dell'eurogruppo.
Si rivede frettolosamente anche la posizione europea, in merito a quella che ora viene definita come “proposta” dell’eurogruppo di concedere un prestito a Cipro solo previo prelievo forzoso sui conti dei correntisti delle banche cipriote.
Il ministro delle finanze francese Pierre Moscovici, ha dichiarato infatti che nessuna decisione verrà presa nella riunione odierna dell’eurogruppo, durante la quale ci sarà solo uno scambio di vedute sulla questione, che verrà quindi approfondita, prima di adottare decisioni definitive.
Secondo il ministro comunque, è chiara la posizione francese che ritiene come “intoccabili” i depositi sino a 100mila euro; per Moscovici inoltre questa posizione è “profondamente radicata” nel contesto europeo.
Posizione, l’attuale, ben diversa da quella di solo due giorni fa e che certamente, non aiuta la credibilità europea.
Una ulteriore dimostrazione di come non vi sia un reale coordinamento fra i pareri dei vari paesi e di come i burocrati abbiano, di conseguenza, acquisito una salda base d'influenza, all'interno dell'eurogruppo.