ROMA (Reuters) - La Corte dei Conti segnala una serie di criticità nella gestione del Fondo unico per la giustizia (Fug), nel quale confluiscono le somme di denaro sequestrate nell'ambito di procedimenti giudiziari e i proventi di beni sottoposti a sequestro o confisca.
Una relazione condotta dalla Corte, Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, ha evidenziato "la presenza di risorse ancora in sequestro, alcune risalenti addirittura agli anni '80, per le quali non risultano intervenuti provvedimenti definitivi di confisca, restituzione o versamento al bilancio statale", si legge in una nota.
La Corte dei Conti segnala anche "l'esistenza di un numero significativo di uffici giudiziari che non risulta abbiano mai comunicato provvedimenti di pertinenza del Fug", oltre che "la mancata volturazione al Fondo di molte delle liquidità oggetto di sequestro e, poi, di confisca e della diffusa abitudine degli amministratori giudiziari a non soddisfare gli obblighi di rendicontazione".
La relazione evidenzia poi la "vistosa sproporzione" tra consistenza annuale effettiva del Fondo (3,411 miliardi al 31 dicembre 2013) "e le risorse versate al capitolo 2414 del bilancio statale (complessivamente 623,6 milioni di euro nel periodo 2009-2013) e quelle riassegnate ai pertinenti capitoli di spesa dei Ministeri della Giustizia e dell'Interno (560,1 milioni di euro)".
Lo scorso 30 aprile le risorse intestate al Fondo, istituito nel 2008, ammontavano a 3,521 miliardi di euro, precisa la nota.
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