PARIGI (Reuters) - Il candidato francese per la Commissione europea Pierre Moscovici ha detto oggi, in un'intervista a Reuters, di essere convinto che gli verrà assegnato un incarico economico importante, respingendo al mittente i timori tedeschi sulla mancanza di credibilità della Francia per un ruolo di tale livello.
Il presidente François Hollande ieri ha proposto l'ex ministro delle Finanze come rappresentante francese nel nuovo esecutivo Ue, che entrerà in carica da novembre.
Fervido sostenitore delle politiche economiche keynesiane, Moscovici ha detto che per l'Europa è cruciale tornare a concentrarsi sulla crescita e sull'aumento dei posti di lavoro attraverso un aumento degli investimenti.
Ma la Germania, primo paese dell'Unione per peso economico, ha espresso riserve sull'interesse della Francia per la carica di commissario agli Affari economici e monetari, visto che non riesce a rispettare le regole Ue sul deficit di bilancio.
Si è anche parlato di una possibile vicepresidenza che potrebbe includere tra le competenze la Concorrenza e l'Industria, ma non le Finanze pubbliche.
Il quotidiano "Le Monde" ha scritto che Parigi è anche interessata al ruolo di commissario alla Concorrenza, posto importante che la Francia non ha mai avuto.
"Sono convinto che il membro francese della Commissione europea avrà un ruolo importante in campo economico nella prossima Commissione europea", ha detto Moscovici durante l'intervista, sottolineando la propria esperienza come deputato europeo, ex ministro delle Politiche europee e delle Finanze.
"La Francia è un paese credibile, un paese di cui ci si può fidare... Sta attuando riforme credibili".
Moscovici non ha però voluto dire a quale ruolo in particolare sia interessato.
Ognuno dei 28 paesi Ue ha un proprio commissario, e le candidature vanno avanzate entro la fine di luglio. Poi sarà il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker a decidere gli incarichi per i prossimi cinque anni, con un'attenzione particolare a economia, commercio ed energia.
Moscovici ha attaccato l'insistenza di Berlino sulla severa disciplina di bilancio in Europa, riportando qualche successo nella sua lotta per una maggiore attenzione alla crescita nella politica Ue.
"Dobbiamo essere sicuri che crescita e posti di lavoro siano la priorità assoluta per i prossimi cinque anni, in particolare attraverso gli investimenti", ha detto Moscovici nel corso dell'intervista telefonica, aggiungendo che l'Europa "deve assolutamente" attuare il programma di investimenti pubblici e privati per 300 miliardi di euro promesso da Juncker nei giorni scorsi.