Investing.com – Una indagine di dimensioni colossali è stata avviata in gran segreto dall’International Consortium of investigative journalists (IciJ) di Washington USA, sui paradisi fiscali e sui loro frequentatori esteri.
I dati raccolti riguardano in modo diretto 130 mila singoli correntisti e 122 mila società sparse in oltre 170 diversi paesi .
Alcuni mesi or sono il consorzio ha trasmesso i dati raccolti ai diversi media mondiali, suoi partner tra cui risultano testate come il Washington Post, la BBC, The Guardian, Le Monde, Die Suddeutsche Zeitung e Asahi Shimbun, e da quel momento oltre 80 giornalisti si sono occupati dell’attenta analisi degli stessi, giungendo oggi a fare le prime rivelazioni.
I documenti dei quali il consorzio è venuto in possesso provengono da due società specializzate in domiciliazioni offshore di società e conti di singoli. Si tratta della “Commonwealth Trust Limited” con sede nelle BVI, British Virgin Island e della “Portcullis Trustnet” con sede a Singapore ma operativa alle isole Cayman, alle isole Cook e Samoa.
I documenti che sono pertanto di prima mano e sono costituiti da contratti, copie di passaporti, mails e corrispondenza bancaria, riguardano 122 mila società estere, 130 mila privati di varie nazionalità ( compresa quella italiana) e 12 mila intermediari finanziari.
La quantità di dati ed informazioni risultanti dall’imponente mole di documenti risulta essere superiore di almeno 160 volte a quella pubblicata in rete da Wikileaks nel 2010 e superiore a tutte le fughe di notizie bancarie degli ultimi anni.
Le prime rivelazioni pubblicate in Francia sul quotidiano “Le Monde” hanno subito fatto una vittima eccellente in Francia dove hanno messo nei guai Jean-Jacques Augier , uomo d’affari francese e tesoriere della campagna elettorale del 2012 di Hollande e lo stesso presidente Hollande.
Augier risulta essere infatti sin dal 2012 titolare di due società offshore alle Cayman, consultato sulla vicenda Augier ha ammesso l’esistenza delle società e dei conti ma ha specificato di non avere un conto personale o investimenti personali diretti nelle società.
Sarebbero già venuti alla luce anche nomi di alcuni Italiani illustri tra cui , come scrive l’Espresso, quelli di Gaetano Terrini , già commercialista dello studio Tremonti, di Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom e dei commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini.
I dati raccolti riguardano in modo diretto 130 mila singoli correntisti e 122 mila società sparse in oltre 170 diversi paesi .
Alcuni mesi or sono il consorzio ha trasmesso i dati raccolti ai diversi media mondiali, suoi partner tra cui risultano testate come il Washington Post, la BBC, The Guardian, Le Monde, Die Suddeutsche Zeitung e Asahi Shimbun, e da quel momento oltre 80 giornalisti si sono occupati dell’attenta analisi degli stessi, giungendo oggi a fare le prime rivelazioni.
I documenti dei quali il consorzio è venuto in possesso provengono da due società specializzate in domiciliazioni offshore di società e conti di singoli. Si tratta della “Commonwealth Trust Limited” con sede nelle BVI, British Virgin Island e della “Portcullis Trustnet” con sede a Singapore ma operativa alle isole Cayman, alle isole Cook e Samoa.
I documenti che sono pertanto di prima mano e sono costituiti da contratti, copie di passaporti, mails e corrispondenza bancaria, riguardano 122 mila società estere, 130 mila privati di varie nazionalità ( compresa quella italiana) e 12 mila intermediari finanziari.
La quantità di dati ed informazioni risultanti dall’imponente mole di documenti risulta essere superiore di almeno 160 volte a quella pubblicata in rete da Wikileaks nel 2010 e superiore a tutte le fughe di notizie bancarie degli ultimi anni.
Le prime rivelazioni pubblicate in Francia sul quotidiano “Le Monde” hanno subito fatto una vittima eccellente in Francia dove hanno messo nei guai Jean-Jacques Augier , uomo d’affari francese e tesoriere della campagna elettorale del 2012 di Hollande e lo stesso presidente Hollande.
Augier risulta essere infatti sin dal 2012 titolare di due società offshore alle Cayman, consultato sulla vicenda Augier ha ammesso l’esistenza delle società e dei conti ma ha specificato di non avere un conto personale o investimenti personali diretti nelle società.
Sarebbero già venuti alla luce anche nomi di alcuni Italiani illustri tra cui , come scrive l’Espresso, quelli di Gaetano Terrini , già commercialista dello studio Tremonti, di Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom e dei commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini.