BRUXELLES (Reuters) - Gli Stati membri dell'Unione europea hanno siglato un accordo sulla gestione dell'immigrazione irregolare in una fase di arrivi eccezionalmente elevati, compiendo un passo avanti verso la revisione della normativa su asilo e migranti, in vista delle elezioni europee del prossimo anno.
I delegati dei 27 Stati membri hanno raggiunto una intesa dopo aver superato l'ultima disputa tra Italia e Germania sulle operazioni delle Ong nel Mediterraneo, rotta battuta da rifugiati e migranti provenienti da Medio Oriente e Africa per raggiungere l'Europa.
L'intesa dovrà ora essere approvata dal Parlamento europeo. L'auspicio è quello di poter disporre di nuove regole efficaci in tema di immigrazione prima delle elezioni del Parlamento europeo del 2024, che coinvolgeranno circa 450 milioni di persone.
"Ora possiamo procedere con i negoziati tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo. È importante mettere in atto l'accordo, per garantire l'ordine alle frontiere esterne della Ue e ridurre i flussi", ha detto il ministro svedese per la migrazione, Maria Malmer Stenergard.
In base all'accordo, gli Stati Ue che si trovano ad affrontare grandi flussi di migranti potranno accelerare le procedure e chiedere contributi di solidarietà agli altri Paesi, in termini di ricollocazione dei richiedenti asilo o di aiuti finanziari.
L'Unione sta cercando di riformare il proprio sistema di asilo da quando nel 2015 oltre un milione di persone ha raggiunto le coste dell'Europa meridionale, cogliendo impreparati e sovraccaricando i Paesi di primo arrivo come la Grecia e l'Italia.
Fonti diplomatiche hanno detto che l'Italia ha accettato l'accordo dopo l'eliminazione di alcuni riferimenti alle operazioni delle Ong.
Le fonti hanno aggiunto che Polonia e Ungheria - fermamente contrarie ad accogliere persone provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa - hanno votato contro, mentre gli altri paesi restii, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia, si sono astenuti. Il voto è passato a maggioranza.
La riunione di oggi rappresentava l'ultima possibilità di siglare un accordo prima del summit dai capi di Stato e di governo Ue a Granada, in Spagna, che si terrà domani e venerdì. Al centro della discussione ci sarà la migrazione irregolare, mentre crescono gli sbarchi nel Mediterraneo, anche sull'isola di Lampedusa.
I contrasti tra Roma e Berlino hanno impedito un accordo tra i ministri dell'Interno Ue la scorsa settimana. L'accordo provvisorio di oggi lascia aperte molte questioni, tra cui i tempi e le modalità di attuazione.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Francesca Piscioneri, Stefano Bernabei)