Investing.com – E’ stata aperta, da parte della Procura della Corte dei Conti, un’inchiesta sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia dal valore di 300 milioni di Lire circa a quello di 7,5 miliardi di Euro, a darne l’annuncio il procuratore regionale Raffaele De Dominicis che ha annunciato l’apertura di una istruttoria al riguardo.
L’iniziativa prende vita in base ad una denuncia presentata dall’associazione di difesa dei consumatori Adusbef la quale aveva definito la rivalutazione come un vero e proprio “regalo alle banche”, presentando una denuncia presso 130 Procure italiane e rivolgendosi alla Commissione Europea avanzando l’ipotesi di aiuti di Stato.
Le denuncie presentate dall’Adusbef ipotizzano i reati di peculato per distrazione e sostengono l’accusa contro i membri del governo che ha adottato il provvedimento; secondo l’interpretazione dell’associazione, infatti, per l’operazione di rivalutazione, si sono utilizzate le riserve di Bankitalia che sono soldi dei cittadini italiani in quanto derivano da attività di signoraggio e del batter moneta.
Oltre ai membri del governo vengono chiamati in causa anche i parlamentari che hanno convertito in Legge il decreto del governo, disponendo in tal modo di somme sulle quali non avevano nessun diritto, devolvendole a favore delle banche.