(Reuters) - La Commissione europea ha deciso di deferire Germania e Italia alla Corte di giustizia Ue (Cgue) per pratiche ritenute discriminatorie nei confronti dei lavoratori mobili, ovvero di altri Stati membri.
In entrambi i Paesi negli ultimi anni sono stati introdotti sistemi di assegni familiari più ridotti per alcuni gruppi di lavoratori rispetto ad altri.
In Italia, i lavoratori devono risiedere nel Paese da almeno due anni per avere diritto al sussidio, il cosiddetto assegno unico, mentre in Germania gli assegni sono inferiori per i lavoratori con figli residenti in Paesi dell'Unione europea dove il costo della vita è più basso.
"Uno dei principi fondamentali dell'Ue è la parità di trattamento tra le persone, senza alcuna distinzione basata sulla nazionalità", ha detto la Commissione europea in un comunicato.
"Secondo questo principio fondamentale, i lavoratori mobili della Ue che contribuiscono allo stesso modo al sistema di sicurezza sociale e pagano le stesse tasse dei lavoratori locali hanno diritto alle stesse prestazioni di sicurezza sociale".
(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)