Nel marzo 2020, il prezzo del rame ha segnato il minimo pluriennale di 4.617 dollari la tonnellata. Poi, di recente, insieme a molte classi di asset, il rame è schizzato raggiungendo gli attuali massimi pluriennali di circa 7.950 dollari (notiamo però che il prezzo dei future sul CME si riferisce al peso in libbre).
I dati di Statista mostrano che i consumi globali di rame al momento ammontano a 25 milioni di tonnellate metriche e sono in stabile aumento.
Secondo il Gruppo di studi internazionale sul rame (ICSG):
“La crescita sostenuta della domanda di rame si prevede continui, in quanto il rame è essenziale per l’attività economica e ancor di più per la moderna società tecnologica. Lo sviluppo delle infrastrutture in paesi chiave come Cina ed India ed il trend globale di fonti di energia più pulita continueranno a supportare la domanda di rame”.
Il 2020 è stato l’anno in cui i consumatori hanno deciso di rendere la loro vita più “verde”. Di conseguenza, gli investitori hanno prestato attenzione ai trend di veicoli elettrici ed energie alternative.
L’agenzia di ricerche globali Wood Mackenzie sottolinea che:
“Il rame è una pietra angolare della rivoluzione dei veicoli elettrici. Al cuore dei veicoli elettrici, il rame viene usato per via della sua alta conduttività elettrica, della sua durezza e della sua malleabilità. E ancor di più viene usato nelle stazioni di ricarica e nel supportare le infrastrutture delle reti elettriche”.
“Mentre le auto tradizionali contengono 18-49 libbre di rame, i veicoli elettrici ibridi (HEV) ne contengono circa 85 libbre, i veicoli elettrici plug-in (PHEV) ne usano 132 libbre, i veicoli elettrici a batteria (BEV) ne contengono 183 libbre … la maggior parte delle quali nella batteria”.
L’Unione Europea (UE) sta facendo progressi con il Green Deal Europeo, mentre molte delle politiche del Presidente USA Joseph Biden probabilmente saranno allineate con la sua strategia sul clima. La Cina ha promesso di raggiungere l’impatto zero prima del 2060. Anche altri paesi stanno adottando delle misure per un futuro più verde.
In conseguenza dell’aumento della dipendenza dal rame, molti analisti prevedono ancora un potenziale aumento a lungo termine del prezzo. Di recente abbiamo parlato della società mineraria quotata sul FTSE 100 Antofagasta (LON:ANTO) (OTC:ANFGF) così come di alcuni dei fondamentali di questo metallo. Oggi estenderemo il discorso a due ETF che potrebbero essere allettanti per i lettori interessati a questa materia prima.
1. Global X Copper Miners ETF
Prezzo attuale: 33,04 dollari
Range su 52 settimane: 9,62 - 34,46 dollari
Rendimento dividendo: 1,23%
Percentuale di spesa: 0,65%
Il Global X Copper Miners ETF (NYSE:COPX) offre esposizione ad un’ampia gamma di società di estrazione mineraria di rame in tutto il mondo. Le società minerarie canadesi sono in cima alla lista, con il 32,5%, seguite da Regno Unito (11,4%), USA (9,8%), Cina (9,1%), India (6,2%) ed Australia (5,8%).
Grafico settimanale COPX
COPX, che ha 30 possedimenti, replica l’indice Solactive Global Copper Miners Total Return Index. Il fondo ha cominciato gli scambi nell’aprile 2010 ed ha quasi 354 milioni di dollari di asset netti.
I primi 10 titoli rappresentano quasi il 53% dell’ETF. La società indiana di risorse naturali Vedanta (NYSE:VEDL), la società mineraria diversificata canadese First Quantum Minerals (OTC:FQVLF), la società mineraria con sede in Arizona Freeport-McMoran (NYSE:FCX), il gruppo anglo-elvetico di miniere e trading delle materie prime Glencore (OTC:GLNCY) e la cinese Zijin Mining (OTC:ZIJMF) sono in cima alla lista.
Negli ultimi 12 mesi, COPX ha visto ritorni di circa il 73%. Il fondo ha segnato un massimo pluriennale di 34,46 dollari l’8 gennaio 2021 ed ora si aggira intorno ai 31,96 dollari. I lettori che desiderano investire sulle miniere di rame potrebbero considerare un calo verso i 30 dollari o meno un buon punto d’entrata.
2. United States Copper Index Fund
Prezzo attuale: 22,70 dollari
Range su 52 settimane: 12,87 - 22,97 dollari
Percentuale di spesa: 0,80%
Il fondo United States Copper Index Fund (NYSE:CPER) è un ETP che replica un portafoglio di future del rame sul COMEX. Possono anche esserci forward e contratti swap. In altre parole, i ritorni dipendono dal prezzo del rame, che viene influenzato a sua volta da fattori legati a scorte e domanda.
Grafico settimanale CPER
CPER ha iniziato gli scambi nel novembre 2011 ed i suoi asset netti sono di oltre 106 milioni di dollari. Per questo mese di febbraio, le componenti dei contratti dei future di riferimento sono: rame al 21 marzo, rame al 21 maggio e rame al 21 luglio.
Il fondo ha visto ritorni di oltre il 37% nello scorso anno e del 3,3% finora nel 2021. Gli investitori che desiderano avere un’esposizione al rame senza usare un account di future della materia prima potrebbero tenere sotto controllo questo fondo.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.