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2 motivi per cui Google è un titolo tech “buy and hold” ideale

Pubblicato 05.10.2018, 16:50
Aggiornato 02.09.2020, 08:05
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Tra gli ambiziosi titoli tech USA, sta diventando difficile scegliere quello giusto per un portafoglio “buy and hold” dopo la straordinaria impennata dell’ultimo decennio. In questo panorama incerto, abbiamo due ottime ragioni per affermare che Google (NASDAQ:GOOG) potrebbe essere la scelta ideale.

Gli investitori sono confusi per quanto riguarda quale dei colossi del tech del gruppo FANG riuscirà a passare con successo alla prossima fase del boom tecnologico, in cui le case intelligenti, le auto a guida autonoma e l’intelligenza artificiale creeranno nuove opportunità di ricchezza.

Gli intensi controlli che le compagnie tech subiscono in questo periodo hanno inoltre reso gli investitori preoccupati per il potenziale di crescita futura.

Il titolo di Facebook Inc. (NASDAQ:FB), ad esempio, ha perso un quarto del proprio valore da fine luglio. Si tratta delle conseguenze dirette dei timori che il colosso dei social non riesca a sostenere il suo slancio degli utili mentre si ritrova ad affrontare le questioni della privacy dei dati e la minaccia di nuove leggi per aumentare i controlli.

Monthly Google Chart: 2014-2018

Malgrado l’ambiente incerto per i titoli FANG, ci sono un paio di nomi che sono stati in larga parte immuni al sentimento negativo. La proprietaria di Google, Alphabet (NASDAQ:GOOG), è tra questi. Ecco due principali motivi per cui crediamo che Google riuscirà a sopportare le pressioni alla vendita che stanno pesando sugli altri titoli tech e che giustificano quindi una previsione rialzista a lungo termine.

1. Un resistente fossato economico

L’unico aspetto per l’accumulo di patrimonio da considerare in ogni titolo che si pensa di comprare è il cosiddetto “fossato economico”, termine coniato dall’investitore con più successo al mondo, Warren Buffett.

Nella sua lettera agli azionisti del 2007, Buffett spiega questo concetto:

“Un’azienda davvero straordinaria deve avere un “fossato economico” resistente che protegga gli eccellenti ritorni sul capitale investito. Le dinamiche del capitalismo garantiscono che i concorrenti assalteranno ripetutamente qualsiasi “castello” imprenditoriale che stia guadagnando alti ritorni … Quindi una barriera formidabile come il fatto che la compagnia sia un produttore a basso costo o possegga un marchio potente a livello mondiale è essenziale per mantenere il successo”.

Google è decisamente una compagnia con un fossato resistente che è quasi impossibile sfidare. Più del 90% di tutte le ricerche su internet avvengono tramite Google e la sua controllata YouTube. Ogni giorno, Google elabora 3,5 miliardi di ricerche che rendono la sua piattaforma quella con più valore per i pubblicitari.

Ciò significa che le compagnie non possono fare altro che decidere di farsi pubblicità sulla piattaforma di Google. Se i vostri prodotti e servizi non compaiono su una ricerca sul web, le persone non riusciranno a trovarvi. Per via della sua enorme presenza su internet, Google domina il mercato pubblicitario digitale con il 40% del controllo del mercato a livello globale.

L’ultima dimostrazione di questa superiorità senza paragoni è stata data dal report sugli utili del secondo trimestre, quando la compagnia ha registrato una crescita del 24% della sua divisione pubblicitaria che ha spinto i ricavi totali di Alphabet a 26,24 miliardi di dollari.

Questa crescita straordinaria è stata registrata malgrado il contraccolpo normativo in Europa ed i crescenti problemi per la massiccia raccolta di dati di Google e gli scontri con i pubblicitari per i contenuti inappropriati su YouTube.

2. Numerose frecce al suo arco

Investire su un’azienda con un ampio fossato economico non basta come garanzia del fatto che il titolo andrà bene. Se una compagnia tech non investe costantemente, né investe su nuove aree di crescita, ci sono buone possibilità che resti indietro.

Fortunatamente, Google con il suo forte muscolo finanziario è in testa per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche che alimenteranno la crescita degli utili futura. In particolare, la tecnologia delle auto a guida autonoma rappresenta l’opportunità più grande per Alphabet.

Secondo UBS, il mercato delle auto a guida autonoma raggiungerà i 2,8 mila miliardi entro il 2030 e la venture di Alphabet, Waymo, ha il potenziale di ottenere una partecipazione del 30% su questo mercato.

La domotica, il cloud computing e l’intelligenza artificiale sono altre aree su cui Alphabet sta spendendo in modo aggressivo per diventare leader del mercato. Parlando con gli analisti durante una recente call sugli utili, la direttrice finanziaria di Alphabet Ruth Porat ha chiarito che la compagnia continuerà a spendere sulle nuove aree di crescita al fine di continuare ad essere un leader. Ad aprile Porat ha affermato:

“L’opportunità che ci troviamo davanti è piuttosto straordinaria e restiamo concentrati sugli investimenti per supportare gli utili a lungo termine e la crescita dei profitti”.

“Abbiamo sia la fiducia imprenditoriale per investire in modo adeguato nella prossima fase di innovazione che la chiarezza riguardo alcune opportunità davvero interessanti”.

Morale della favola

Google sta investendo fortemente per confermare o persino superare la sua crescita del 20% degli utili per azione ogni anno. Ciò significa che, con un rapporto P/E forward di 24, il titolo di Google non sembra affatto costoso.

Mentre i fattori tradizionali di crescita di Google restano incontrastati e la compagnia si posiziona per ottenere una grossa partecipazione nelle nuove aree di crescita, sembra ovvio tenersi stretti i possedimenti di Alphabet.

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