Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

3 titoli da seguire questa settimana: Home Depot, Macy’s, Moderna

Pubblicato 21.02.2022, 14:08
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Con la maggior parte dei risultati delle mega-cap ormai già pubblicati, i report di questa settimana si concentreranno sui distributori e sulle loro previsioni per il 2022, tra l’inflazione ed i problemi di approvvigionamento.

Gli investitori seguiranno anche gli aggiornamenti sull’attuale carenza di lavoratori e sull’impatto di tutto questo sulle vendite e sui prezzi dei distributori. L’inflazione negli Stati Uniti è salita al massimo di 40 anni a gennaio, con i prezzi schizzati del 7,5% dall’anno scorso.

In questo contesto economico difficile, e in una settimana corta per festa, i mercati potrebbero registrare più volatilità per gli sviluppi geopolitici nell’Europa dell’Est. Il Presidente USA Joe Biden nel fine settimana si è detto convinto che il Presidente russo Vladimir Putin abbia deciso di attaccare l’Ucraina e che un’invasione, compreso un attacco a Kiev, potrebbe avvenire “in qualunque momento”.

A causa di tutti questi fattori, il Dow Jones Industrial Average ha registrato la sua giornata peggiore dell’anno giovedì, quando ha perso oltre 600 punti. I tre maggiori indici statunitensi hanno chiuso la settimana al ribasso, con il Dow a -1,9%, il NASDAQ a -1,7%, e l’S&P 500 a -1,6%.

Di seguito, abbiamo selezionato tre titoli che potrebbero vedere un’azione di trading accelerata dopo la pubblicazione dei dati trimestrali questa settimana:

1. Home Depot

Il colosso del fai-da-te Home Depot (NYSE:HD) pubblicherà gli utili del quarto trimestre martedì 22 febbraio prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti stimano utili per azione di 3,17 dollari e vendite di 34,83 miliardi di dollari.

HD Weekly TTM

Dopo aver raggiunto un massimo di 52 settimane a fine dicembre 2021, il titolo dell’azienda di Atlanta, Georgia, è crollato del 17% nei timori che faticherà ad incrementare le vendite, con la riduzione dell’impennata della domanda dovuta alla pandemia che aveva dirottato i risparmi degli americani in lockdown sulla ristrutturazione delle loro case.

La maggiore minaccia per i titoli legati al settore immobiliare arriva dalla Federal Reserve e da quanto aggressivamente intenda alzare i tassi di interesse per combattere l’inflazione. Se la politica resterà aggressiva, peserà sulla domanda di case unifamiliari, uno dei maggiori fattori della domanda per il fai-da-te nel periodo della pandemia.

Queste incertezze potrebbero continuare a pesare sul titolo, con gli investitori che temono un rallentamento dello slancio della società da qui in avanti. Il titolo venerdì ha chiuso a 346,87 dollari.

2. Macy’s

Anche Macy’s (NYSE:M), la società con sede a New York, pubblicherà gli utili del Q4 negli scambi premarket di martedì. Le previsioni indicano utili per azione di 1,99 dollari su vendite di 8,43 miliardi di dollari.

M Weekly TTM

A novembre, il distributore aveva riportato risultati migliori del previsto per il terzo trimestre, alzando le stime sull’intero anno fiscale, e dimostrando che la domanda dei consumatori era rimasta forte in vista del periodo delle feste.

Oltre ad andare a bene nonostante i problemi di approvvigionamento, Macy’s sta anche traendo vantaggio dai suoi investimenti sul digitale in un periodo in cui sempre più consumatori comprano online. In effetti, Macy’s intende lanciare un negozio digitale nel secondo semestre, puntando ad espandere il suo assortimento di prodotti ed a mettere in evidenza i commercianti di terze parti.

L’investitore attivista Jana Partners, che secondo Bloomberg avrebbe acquisito l’1,5% di Macy’s per poi spingerla allo spin off della divisione e-commerce, ora avrebbe ceduto gran parte della partecipazione iniziale. Ciononostante, la società dovrebbe registrare forti guadagni sul trimestre e sull’intero anno fiscale 2021.

Il titolo venerdì ha chiuso a 25,70 dollari, giù di circa il 30% negli ultimi tre mesi. Questa debolezza arriva dopo un robusto rally che aveva spinto il titolo al massimo di 52 settimane di 37,95 dollari a novembre.

3. Moderna

Moderna (NASDAQ:MRNA), la società biotech con sede a Cambridge, Massachusetts, pubblicherà gli utili del Q4 giovedì 24 febbraio, prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti, in media, stimano utili per azione di 9,62 dollari e vendite di 6,57 miliardi di dollari.

MRNA Weekly TTM

La compagnia è uno dei due maggiori produttori di vaccini contro il COVID-19, insieme a Pfizer (NYSE:PFE). Il titolo MRNA è schizzato durante la pandemia, ma è crollato del 43% quest’anno. Venerdì ha chiuso a 145,74 dollari.

Questo brusco ribasso si registra in scia alla rapida riduzione dell’ondata di Omicron, che rende incerte le prospettive a breve termine per i produttori di vaccini, se la pandemia dovesse passare in fase endemica dopo l’ultima impennata.

Moderna ha deluso gli investitori a novembre quando le vendite e gli utili hanno mancato le stime degli analisti. All’epoca, aveva anche abbassato le previsioni sulle vendite 2021 del vaccino per il COVID-19, per via dei tempi di evasione più lunghi per gli ordini internazionali.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.