Il crescente ottimismo per l’economia globale ha alimentato uno spettacolare rally in un’ampia gamma di materie prime quest’anno, scatenando le voci di un nuovo super-ciclo delle materie prime.
I prezzi del rame sono schizzati ai massimi di 10 anni, mentre granturco, soia e frumento sono scambiati vicino ai massimi di otto anni. Alle stelle anche i future del legname, che hanno registrato una serie di chiusure da record nelle ultime settimane.
In effetti, l’Invesco DB Commodity Index Tracking Fund (NYSE:DBC), uno dei principali ETF del settore, è schizzato di circa il 22% sull’anno in corso raggiungendo il livello migliore dall’ottobre 2018. L’indice S&P 500, invece, è balzato dell’11,5% nello stesso periodo.
Grafico mensile DBC
Di seguito vedremo tre importanti nomi del settore. Ciascuno di essi merita attenzione considerato il rimbalzo dei prezzi globali delle materie prime.
1. Freeport-McMoran
- Performance sull’anno in corso: +48,7%
- Capitalizzazione di mercato: 53,6 miliardi di dollari
Freeport-McMoran (NYSE:FCX), precedentemente noto come Freeport-McMoRan Copper & Gold, è uno dei più grandi minatori scambiati in borsa al mondo. La società, che opera in Nord America, Sud America ed Indonesia, ha miniere soprattutto di rame, oro, molibdeno, argento ed altri materiali.
Il titolo di FCX è schizzato quest’anno, con un balzo di quasi il 50% finora nel 2021, sulla scia dell’impennata dei prezzi dei metalli base che ha incoraggiato il sentimento degli investitori nei confronti del produttore di materie prime. Su base annua, il titolo del colosso minerario ha registrato un balzo di ben il 337%.
Grafico mensile FCX
Il titolo di Freeport è salito al massimo dal novembre 2012 ieri, prima di chiudere al massimo di quasi un decennio di 38,69 dollari, con una capitalizzazione di mercato, per il gigante minerario con sede a Phoenix, Arizona, di circa 53,6 miliardi di dollari.
In quanto uno dei maggiori produttori di rame al mondo, ha approfittato dell’impennata del prezzo del metallo rosso, che recentemente ha superato il livello di 4,50 dollari per la prima volta dal marzo 2011. È più del doppio rispetto al livello a cui si trovava il prezzo un anno fa, quando le chiusure per il COVID avevano portato i future sotto i 2,20 dollari.
Grafico mensile rame
Il sentimento degli investitori è stato ulteriormente incoraggiato la scorsa settimana, quando Freeport ha annunciato utili e ricavi in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, grazie soprattutto ai maggiori volumi delle vendite ed al prezzo del rame in salita.
Il minatore ha spiegato di essere passato ad un profitto, per il primo trimestre, di 0,51 dollari ad azione, rispetto alla perdita di 0,16 dollari ad azione dello stesso trimestre di un anno fa. I ricavi, intanto, sono schizzati del 74% su base annua a 4,85 miliardi di dollari, la crescita delle vendite più forte in più di otto trimestri.
Il rame è stato responsabile di circa l’80% dei ricavi nel trimestre considerato, ha dichiarato Freeport.
In un segnale che fa ben sperare per il futuro, Freeport-McMoran ha alzato l’obiettivo 2022 per le vendite di rame da 4,2 a 4,3 miliardi di sterline.
Menzioni speciali: Southern Copper (NYSE:SCCO), Rio Tinto (NYSE:RIO) e Valero Energy Corporation (NYSE:VLO)
2. Weyerhaeuser
- Performance sull’anno in corso: +17,4%
- Capitalizzazione di mercato: 29,2 miliardi di dollari
Weyerhaeuser (NYSE:WY), uno dei più grandi proprietari privati al mondo di foreste da legname, è il principale produttore di legname di conifere degli Stati Uniti, piazzandosi al primo posto nel settore per capacità di produzione di legname. È anche uno dei più grandi produttori di prodotti in legno in Nord America.
Il titolo del REIT di legname con sede a Washington ha facilmente battuto il mercato generale nell’ultimo anno, con un’impennata del 200%, dopo essere sceso al minimo di 10 anni di 13,10 dollari nel marzo 2020.Sull’anno in corso, le azioni sono rimbalzate di oltre il 17%, approfittando dei prezzi del legname più alti.
Il titolo di WY è salito al massimo storico di 39,87 dollari ieri, prima di chiudere a 39,38 dollari. Al livello attuale, Weyerhaeuser ha una capitalizzazione di mercato di 29,2 miliardi di dollari.
Grafico mensile WY
Weyerhaeuser, che possiede o controlla circa 11 milioni di acri di foreste da legname negli USA, ed ha in licenza altri 14 milioni di acri in Canada, dovrebbe continuare a beneficiare del miglioramento dei fondamentali del mercato del legname nei prossimi mesi.
Il prezzo della risorsa naturale è più che triplicato nell’ultimo anno, schizzando del 350% grazie alla possente combinazione dei problemi per le filiere dovuti alla pandemia e dell’impennata della domanda da parte dei costruttori sulla scia del boom del mercato immobiliare statunitense.
Grafico mensile legname
WY pubblicherà gli utili del primo trimestre venerdì 30 aprile prima dell’apertura dei mercati USA. Le stime indicano utili per azione di 0,88 dollari, su ricavi di 2,52 miliardi di dollari, con impennate rispettivamente del 389% e del 46% rispetto ad un anno fa.
Oltre ai dati sui risultati, gli investitori sperano che la società aggiorni le stime sull’intero anno fiscale per rispecchiare l’impatto positivo dell’impennata dei prezzi del legname sulla sua attività.
Menzioni speciali: West Fraser Timber (NYSE:WFG, Boise Cascade (NYSE:BCC) e Universal Forest Products (NASDAQ:UFPI)
3. Bunge
- Performance sull’anno in corso: +34,7%
- Capitalizzazione di mercato: 12,2 miliardi di dollari
Bunge Limited (NYSE:BG) è una delle maggiori società agricole ed alimentari al mondo. Le sue attività core comprendono l’acquisto, l’immagazzinamento, il trasporto, la lavorazione e la vendita di materie prime agricole e prodotti derivati, soprattutto soia, granturco e frumento, nonché colza, canola e semi di girasole.
Dunque il rally in atto dei prezzi dei cereali dovrebbe far ben sperare per la società nei prossimi mesi. I future del granturco sono schizzati al massimo dal 2013 all’inizio della settimana, e anche soia e frumento sono balzati a picchi pluriennali.
Grafico mensile cereali
La società con sede a St. Louis, Missouri, ha visto il suo titolo schizzare di circa il 123% negli ultimi 12 mesi, superando di gran lunga i ritorni sia dell’indice Dow Jones Industrial Average che dell’indice S&P 500.
Il titolo di BG è salito ad un nuovo picco di 88,84 dollari ieri, un livello che non si vedeva dal luglio 2015, prima di attestarsi a 88,34 dollari, con una capitalizzazione di mercato di circa 12,2 miliardi di dollari.
Grafico mensile BG
Bunge, che ha battuto le aspettative sugli utili e ricavi del quarto trimestre ad inizio febbraio, pubblicherà i prossimi risultati finanziari prima dell’apertura dei mercati statunitensi martedì 4 maggio.
Le previsioni indicano utili per azione di 1,54 dollari per il primo trimestre, in salita rispetto alla perdita di 1,34 dollari ad azione dello stesso periodo dell’anno scorso.
I ricavi dovrebbero ammontare a 10,2 miliardi di dollari, con un balzo dell’11% dalle vendite di 9,2 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno prima, sulla scia della forte performance della divisione servizi agricoli e semi oleosi della società di cereali.
Considerati tutti questi aspetti, il titolo di BG sembra ancora allettante per il futuro, nonostante i forti guadagni sull’anno in corso, data la sua posizione di primo piano nel settore globale dei cereali.
Menzioni speciali: Archer-Daniels-Midland (NYSE:ADM), Corteva (NYSE:CTVA) e Deere (NYSE:DE)