I titoli legati all’e-commerce sono andati alla grande negli ultimi mesi, con la pandemia di coronavirus che ha spinto i consumatori ad accelerare il passaggio allo shopping online.
Non sorprende dunque che tre dei principali ETF del settore, Amplify Online Retail ETF (NASDAQ:IBUY), Global X E-commerce ETF (NASDAQ:EBIZ) e ProShares Online Retail Fund (NYSE:ONLN), siano scambiati vicino ai rispettivi massimi storici.
Grafico giornaliero IBUY, EBIZ, ONLN
Sebbene la maggior parte dell’attenzione si sia focalizzata su operatori ad alta capitalizzazione, come Amazon (NASDAQ:AMZN), Alibaba (NYSE:BABA), Shopify (NYSE:SHOP) e PayPal (NASDAQ:PYPL), tre titoli a bassa capitalizzazione potrebbero offrire uno dei migliori potenziali di crescita nei prossimi mesi e vale la pena prenderli in considerazione dato il loro nascente predominio sui rispettivi mercati di e-commerce.
1. Pinduoduo: piattaforma cinese di e-commerce
La Pinduoduo (NASDAQ:PDD) di Shanghai gestisce una piattaforma di e-commerce in rapida crescita, che offre un’ampia varietà di prodotti a basso costo, dall’abbigliamento, all’elettronica, all’arredamento ed ai prodotti per la casa, e persino generi alimentari.
Al momento è la terza più grande piattaforma di e-commerce in Cina per volume lordo di merci, dopo Alibaba e JD (NASDAQ:JD).
PDD ha tenuto la sua offerta pubblica iniziale nel luglio 2018. Negli ultimi 12 mesi il titolo è schizzato di quasi il 450%, con i consumatori cinesi che hanno fatto acquisti online per via della pandemia di coronavirus.
Il titolo è salito ad un nuovo massimo storico di 212,31 dollari ieri, prima di chiudere a 202,81 dollari, dando alla società tech di e-commerce cinese una capitalizzazione di mercato di circa 245 miliardi di dollari.
Grafico giornaliero PDD
PDD è scambiato ad un rapporto P/S di circa 36 ma, nonostante i timori per l’eccessiva valutazione, sembra destinato a continuare a salire, dal momento che sta emergendo come uno dei maggiori operatori e-commerce in Cina.
Pinduoduo, che ha superato le aspettative su ricavi ed utili del terzo trimestre ad inizio novembre, pubblicherà i prossimi risultati finanziari prima dell’apertura dei mercati statunitensi mercoledì 10 marzo. Le stime sono di utili per azione di 0,02 dollari, con un miglioramento significativo rispetto alla perdita di 0,24 dollari ad azione dell’anno prima.
I ricavi dovrebbero schizzare di quasi il 77% su base annua, raggiungendo un massimo storico di 2,97 miliardi di dollari, trainati dalla forte crescita del dato MAU (utenti attivi mensilmente) e dei compratori attivi.
Gli investitori attendono con impazienza un aggiornamento sul numero degli utenti di Pinduoduo, per capire se possa riuscire a mantenere il suo torrido ritmo di crescita. La piattaforma di e-commerce ha reso noto di avere 643,4 milioni di MAU e 731 milioni di compratori attivi alla fine del terzo trimestre, con un balzo rispettivamente del 50% e del 36% dallo stesso periodo dell’anno prima.
Anche il volume lordo di merci (GMV) sulla sua piattaforma, rimbalzato del 73% su base annua nel terzo trimestre a 214,7 milioni di dollari, sarà sotto i riflettori.
2. Jumia: il principale mercato online in Africa
Jumia Technologies (NYSE:JMIA), con sede a Lagos, Nigeria, è la principale piattaforma di e-commerce africana e aiuta milioni di consumatori e venditori in numerosi paesi del continente a connettersi e a commerciare un’ampia gamma di prodotti, tra cui abbigliamento, smartphone e generi alimentari.
Jumia, chiamata da qualcuno “l’Amazon o l’Alibaba d’Africa”, offre anche un servizio di logistica, che consente la spedizione e la consegna di pacchi dai venditori ai consumatori, ed un servizio di pagamento, che facilita il pagamento delle transazioni online nell’ecosistema di Jumia.
Il titolo di JMIA ha debuttato sulla borsa di New York nell’aprile del 2019 ed ha segnato una delle migliori performance del settore nello scorso anno. Il titolo è schizzato del 950%, grazie alla forte crescita delle spese per e-commerce in Africa.
Il titolo ha chiuso a 61,88 dollari ieri, vicino al massimo storico di 69,89 dollari del 10 febbraio, con una capitalizzazione di mercato di circa 5,6 miliardi di dollari per la società.
Grafico giornaliero JMIA
La società di e-commerce africana pubblicherà i risultati del quarto trimestre prima della campanella di apertura mercoledì 24 febbraio. Si stima una perdita di 0,36 dollari ad azione, in calo dalla perdita di 0,79 dollari ad azione dell’anno prima.
I ricavi dovrebbero ammontare a 41,9 milioni di dollari, in calo dai 49,2 milioni dello stesso trimestre dell’anno scorso, a causa della sua trasformazione da attività di distribuzione diretta a piattaforma basata su terze parti.
Sul lungo termine, la nuova strategia vedrà la società generare più commissioni di vendita e tariffe di esecuzione, con miglioramenti significativi sulla riga dei risultati e livelli più alti di coinvolgimento degli utenti.
Oltre ai dati sui risultati, sarà seguito da vicino anche il dato sui clienti attivi annuali, balzati del 23% a 6,7 milioni alla fine del terzo trimestre.
Jumia è il principale mercato online in Africa e, nonostante il rialzo del titolo, resta un ottimo modo per scommettere sul crescente boom dell’e-commerce sul mercato africano.
3. Ozon: il principale beneficiario della crescita dell’e-commerce in Russia
Fondato nel 1998 come libreria online, Ozon (NASDAQ:OZON), con sede a Mosca, è stato uno dei primi operatori di e-commerce russi. È la terza maggiore piattaforma di distribuzione online nel paese ed una delle sei società tech russe con più valore.
La piattaforma online della società offre più di 5 milioni di prodotti in oltre 20 categorie, tra cui abbigliamento, alimentari, prodotti per la casa, giocattoli ed elettronica.
Ozon è stato anche il primo distributore online russo a lanciare prestiti per i consumatori per vari acquisti online, nonché una sua carta di debito, che ha visto le emissioni schizzare di quasi il quintuplo dalle 10.000 del 2019 alle 260.000 del 2020.
Il colosso dell’e-commerce ha debuttato sul NASDAQ a fine novembre a 30 dollari ad azione, con una valutazione di 6,2 miliardi di dollari. E ha beneficiato della crescita da record delle vendite durante la pandemia di COVID-19.
Grafico giornaliero OZON
Il titolo di OZON, che ha visto un’impennata del 116% dal debutto in borsa, si è attestato a 65,09 dollari ieri sera, non lontano dal massimo storico di 68,60 dollari del 9 febbraio. Ai livelli attuali, ha una capitalizzazione di mercato di circa 13,3 miliardi di dollari.
Con un ragionevole rapporto P/S di 11, Ozon offre agli investitori la straordinaria opportunità di entrare nel poco penetrato e frammentato mercato dell’e-commerce russo.
La crescita delle vendite annua è stata del 93% nel 2019 e, nei primi nove mesi del 2020, è schizzata del 70% ad 876,5 milioni di dollari.
Ancor più impressionante il volume lordo di merci (GMV) che è più che raddoppiato, con +142% su base annua, con i consumatori russi che si sono riversati sul suo negozio online.
I compratori attivi alla fine dell’ultimo trimestre sono schizzati del 138% dallo stesso periodo dell’anno prima ad 11,4 milioni. Intanto, più di 51 milioni di persone hanno scaricato l’app per lo shopping della società, che ha registrato 41 milioni di utenti attivi mensilmente nel terzo trimestre.