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4 opportunità per Facebook, crescita settore pubblicità in calo

Pubblicato 03.05.2017, 15:19
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

di Clement Thibault

Facebook (NASDAQ:FB) (NASDAQ:FB), il colosso dei social media, rilascerà gli utili del 1° trimestre 2017 questo mercoledì 3 maggio, dopo la campanella di chiusura. Wall Street ha previsto 1,1 dollari di utile per azione e 7,84 miliardi di dollari di utili.

FB Daily 2016-2017

Calo degli introiti dagli annunci pubblicitari

Se avete già delle azioni Facebook, o se state valutando l’idea di aggiungerle al vostro portafoglio, sicuramente saprete che, nonostante sia indicata come piattaforma social, si tratta principalmente di una piattaforma pubblicitaria, o perlomeno è attraverso la pubblicità che genera profitti. Gli utili derivanti dagli annunci pubblicitari rappresentano il 97% degli utili Facebook del 2016. Questo legame con la pubblicità non è certo una novità: nel 2015 e nel 2014 la pubblicità ha rappresentato rispettivamente il 95% ed il 92% degli utili. Ma questa dipendenza crescente dell’azienda dalla pubblicità è fonte di preoccupazione.

Lo scorso trimestre, abbiamo discusso principalmente dei vari canali che Facebook utilizza per generare crescita e utili. Tra questi abbiamo menzionato i video pubblicitari, una delle ultime iniziative dell’azienda e gli annunci di Instagram, poiché qualche trimestre fa Facebook aveva detto a investitori e analisti che la piattaforma era arrivata al limite.

In quell’occasione, la gestione di Facebook ha ammesso che il massimo era stato già raggiunto e superato, e David Wehner, Direttore Finanziario di Facebook, nell’ultima conference call dell’azienda ha ribadito che:

"La crescita degli utili [di Facebook] inizierà a scendere sensibilmente nel 2017".

L’azienda è stata evasiva nella quantificazione esatta di questo calo atteso, e non ha fornito indicazioni su come si ripercuoterà sugli utili complessivi di Facebook, e questo spinge investitori - e Facebook - a cercare di individuare le prossime opportunità da sfruttare. Sul nostro radar ce ne sono quattro:

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1. VR - Realtà virtuale

Già nel 2014 Facebook ha acquistato per 3 miliardi di dollari Oculus VR, un dispositivo che riproduce una realtà virtuale. Con questo affare Facebook ha cercato di posizionarsi in prima linea nel nuovo segmento dei videogame, che si è stimato avesse un potenziale da 10 miliardi di dollari nei prossimi anni. Purtroppo, dopo l’acquisto il potenziale è rimasto non sfruttato. In più, Oculus è andato incontro a problemi legali.

Ha dovuto pagare una multa da 500 milioni di dollari a ZeniMax, dopo che la Corte ha stabilito che il fondatore di Oculus, Palmer Luckey, ha violato un accordo di riservatezza che aveva firmato con il suo ex datore di lavoro: ZeniMax. Da allora Luckey ha lasciato Oculus e questo ha messo i bastoni tra le ruote dei piani di sviluppo di Facebook. Tuttavia, l’azienda resta in testa alla competizione ed è destinata ad avere un’importante quota di mercato quando il mercato della realtà virtuale inizierà davvero a partire.

2. AR - Realtà aumentata

Due settimane fa, durante la conferenza annuale degli sviluppatori, l’azienda dedicato molto spazio a qualcosa in cui crede molto per il futuro: la realtà aumentata. La realtà aumentata e la possibilità di vedere informazioni e oggetti virtuali sovrapposti alla realtà che percepiamo (la vera realtà secondo alcuni). Ricordate il boom del Pokemon Go ? si tratta del gioco (Nato dalla collaborazione tra Nintendo e Niantic) che permetteva ai giocatori di acchiappare Pokemon visibili attraverso la fotocamera degli smartphone azionata dal GPS.

Facebook ha acquistato l’app MSQRD lo scorso anno, e questo passo nel settore della realtà aumentata è il modo in cui l’azienda vuole valorizzare il prodotto acquistato. Dopo l’acquisizione da parte di Facebook, la palla è passata agli sviluppatori, ma le applicazioni delle opportunità commerciali hanno un grande potenziale. Tuttavia, qui la competizione sarà dura, con Snap (NYSE:SNAP) (NYSE:SNAP) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) che si sono già messi in gioco, ed Apple Inc (NASDAQ:AAPL) che starebbe aggiungendo delle funzionalità di realtà aumentata alla fotocamera del suo iPhone 8.

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3. Workplace di Facebook

Facebook ha creato la propria piattaforma di comunicazione aziendale prima di tutto con l’intento di gestire l’azienda in maniera più efficiente. Un anno fa ha iniziato a lavorare con una serie di aziende esterne per cercare di adattare la piattaforma per un uso commerciale.

Workplace ha lo scopo di facilitare la comunicazione interna tra colleghi, più o meno come fa Slack, lo strumento di collaborazione su cloud. Slack, grazie alle capacità di ricerca, le opzioni per inviare codici ai membri dei team e la possibilità di integrare facilmente software di project management come JIRA di Atlassian, è molto usato nel mondo dell’impresa, specialmente nei team di sviluppo tecnologico che spesso necessitano di una comunicazione in tempo reale – che le tradizionali e-mail con riescono ad offrire.

L’interfaccia utente di Workplace si baserà sull’interfaccia Facebook, e questo la renderà più familiare e facile da usare, soprattutto per gli utenti più giovani. Imparare ad usarla sarà facile, soprattutto per chi ha già usato Facebook. Workplace, il cui costo sarà di 3 dollari al mese per utente, è meno della metà rispetto al servizio di Slack (6 dollari), e questa differenza di prezzo creerà una bella competizione tra i due prodotti. A nostro avviso Workplace è una valida opportunità per Facebook, da tenere sicuramente d’occhio.

4. Whatsapp

Tre anni fa, quando Facebook ha acquistato WhatsApp per circa 22 miliardi di dollari, più di uno è rimasto a bocca aperta, soprattutto considerando che WhatsApp aveva generato solo 12 milioni di vendite ed aveva registrato una perdita di 140 milioni. Escludendo l’utilizzo dei dati di WhatsApp a scopi pubblicitari, ci siamo chiesti più di una volta, come Facebook creerà valore aggiunto da questa acquisizione.

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La risposta sembra a portata di mano. Facebook sarebbe sul punto di integrare una funzione per effettuare i pagamenti in India, il principale mercato di WhatsApp.

Questo in risposta alla “guerra” che il Primo Ministro Narendra Modi ha dichiarato alle transazioni liquide, considerate facilitatori di corruzione ed evasione. A dicembre, Modi ha fatto ritirare dalla circolazione la banconota indiana dal taglio maggiore ed ha annunciate che ne sarà fermata la stampa da parte della banca centrale. Questo in pratica apre le porte al pagamento tramite le app più popolari, tra cui Whatsapp. Il lancio di questa opzione dovrebbe avvenire verso la fine del 2017.

Conclusioni

A nostro avviso, il continuo successo di Facebook e la sua crescita ulteriore dipende da due fattori. Il primo è la risposta alla domanda seguente: Cosa sarebbe questo significativo rallentamento della crescita? La gestione di Facebook è rimasta vaga sull’argomento, per motivi tanto ovvi quanto preoccupanti. Il secondo è come farà Facebook a diversificare gli utili e generare una crescita ulteriore?

Conviene continuare a tenere d’occhio la situazione, poiché un gap tra il rallentamento del settore pubblicità e lo sviluppo a nuovi prodotti potrebbe portare un calo importante del prezzo dell’azione (che ieri ha chiuso a 152,78 dollari) offrendo opportunità di acquisto più sicure. Mentre Facebook è al massimo storico di oltre 150 dollari, è anche uno dei prezzi più conveniente considerato un rapporto prezzo/utile di quasi 44. Con questo valore nel range dei 43 dollari, tenere il titolo è più sensato, anche se Facebook continua a crescere meno del 50% rispetto al tasso di crescita degli ultimi quattro trimestri, che sarebbe sempre il 25% su base annua per quanto riguarda gli utili ed il 50%+ per gli utili netti.

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Sebbene Facebook non sarà mai un investimento con grande apprezzamento, al prezzo attuale sarà comunque un investimento con una crescita accettabile. Tuttavia, prevediamo che il rallentamento della crescita possa creare una reazione nel mercato. Sara allora che prevediamo di poter trarre vantaggio dal calo dei prezzi per azione previsto.

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