Non mi sorprenderebbe se il mercato andasse peggio di così, è già successo, ma non mi sorprenderebbe nemmeno il contrario, ovvero se tornasse in poco temo ai massimi storici.
Io non posso prevedere dove saranno le azioni da qui a fine anno, ma posso agire in conseguenza al movimento che faranno (si chiama strategia ed analisi di scenario).
Quello che vedete sopra, è il rendimento (negativo) da inizio anno dell’indice S&P 500. Come potete notare, solo in 6 anni su 93 le performance sono state peggiori. Questo ovviamente assumendo che l’anno si chiuda così (con performance in calo del 20% circa).
E’ una cosa positiva o no? Dipende da come la vediamo.
Scendendo ancora più in dettaglio, notiamo anche che 2 anni di calo (nell’ipotesi finisca così il 2022) sono capitati 4 volte in 93 anni, quindi ancora più rara come cosa.
Nella tabella sopra, vediamo invece le performance a livello di singoli anni in dettaglio. L’anno peggiore per l’indice S&P 500 è stato il 1931, con una performance di -43.8%. Il secondo anno peggiore, il 2008, -36.6%. Allora torno alle prime righe viste sopra…perché non pianificare già una strategia che preveda determinate azioni nel portafoglio (o con la mia liquidità) ipotizzando un “worst case” di -40% totale?
Potrei anche essere “colto di sorpresa” e potremmo avere l’anno peggiore della storia (magari fa -50%, improbabile ma non impossibile) e quindi? Quanto potrà cambiarmi se già sono posizionato per un -40%?
Dobbiamo abituarci a questa situazioni. Sono parte intrinseca e naturale e NORMALE dei mercati. NON salgono sempre tutti gli anni, ma salgono sempre nel tempo tra alti e bassi.
Si è vero, ci sono la possibile recessione, l’inflazione, il rialzo assi delle banche centrali, il conflitto in Ucraina, gli utili in calo, e quindi?
Non è forse già successo tutto questo nel corso degli ultimi 100 anni? Ci sono state pure 2 guerre mondiali, eppure torniamo sempre lì, prima o poi i mercati risaliranno, ma allora saranno in pochi quelli rimasti per approfittare della forte ripresa che verrà.
Anche il NASDAQ Composite, il più penalizzato da inizio anno, sta affrontando uno dei periodi peggiori di sempre.
Basta ricordare che, a circa -30% dai massimi, è uno dei cali peggiori (solo il 2001 ed il 2008 hanno fatto peggio).
Ma anche qui, dipende da che punto di vista guardiamo le cose. Il rapporto di forza relativa con l'indice S&P 500 ha toccato un supporto dinamico storicamente importante, vedremo se anche stavolta assisteremo ad un rimbalzo.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"