Rassegna giornaliera sul mercato forex, 27 settembre 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Gli investitori hanno iniziato la settimana con una rinnovata domanda di asset USA. Il Dow Jones Industrial Average è schizzato per il quinto giorno di trading consecutivo, mentre il dollaro USA si è rafforzato contro euro, yen giapponese e franco svizzero. Il rendimento decennale dei Treasury ha toccato l’1,5% su base intraday, mantenendo il dollaro richiesto per tutta la seduta newyorkese. Dopo il calendario economico ricco di eventi della scorsa settimana, i dati passeranno in secondo piano rispetto alle parole della banca centrale ed allo scontro sul tetto del debito a Capitol Hill.
Per il momento, l’azione di prezzo dei mercati rispecchia poca preoccupazione, con gli investitori ormai insensibili alle minacce di chiusura del governo. Le votazioni sul piano di spesa per le infrastrutture e su una misura transitoria per impedire ai finanziamenti governativi di scadere il 30 settembre potrebbero comunque far deragliare il rally. Ci aspettiamo che gli investitori prendano ispirazione dagli sviluppi a Washington e dai commenti dei policymaker USA questa settimana. Il Presidente della Fed Powell, la Presidente della BCE Lagarde ed il Segretario al Tesoro Yellen terranno dei discorsi, così come una serie di presidenti della Fed.
I commenti dei banchieri centrali difficilmente cambieranno le aspettative dei mercati sulla politica monetaria di USA o zona euro. La Fed ha detto molto chiaramente di essere pronta a cominciare il tapering degli acquisti di asset e questa prospettiva dovrebbe supportare la domanda di dollari USA. La Banca Centrale Europea ha ridotto gli acquisti PEPP ma, nonostante questa diminuzione, rimane indietro rispetto alla Fed. Le differenze nella politica monetaria e la delusione per le elezioni in Germania spiegano perché l’euro abbia avuto una performance inferiore al dollaro oggi.
Tutte le altre valute a beta alto sono state scambiate al rialzo contro il biglietto verde, con il dollaro australiano e la sterlina in testa. Il governo australiano ha presentato un piano per il “Giorno della Libertà” dal COVID-19. La terza fase della riapertura comincerà già l’11 ottobre per città come Sydney, dove il tasso di vaccinazione sfiora il 70%. Il vicino stato di Victoria non ha ancora fornito una data per la riapertura, ma la mossa del New South Wales è come una luce che brilla in fondo al tunnel. Se tutto andrà come previsto, l’Australia, che dovrebbe registrare una contrazione nel Q3, si prepara a vedere una forte ripresa nel quarto trimestre. Sfortunatamente, il report sulle vendite al dettaglio rispecchia i problemi economici dovuti ai lockdown di agosto.
La sterlina sembra essere rimasta impassibile davanti ai commenti cauti del Governatore della Banca d’Inghilterra Bailey. Ha ribadito l’idea della banca centrale che l’inflazione è transitoria ed ha avvertito che il ritmo della ripresa sta rallentando. Il dollaro neozelandese e il dollaro canadese hanno aumentato i guadagni, con il loonie supportato dai prezzi del greggio, arrivati al massimo di 3 anni. Lo yen giapponese ed il franco svizzero sono scambiati al ribasso sulla scia del miglioramento della propensione al rischio.