Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Siamo entrati ufficialmente nella settimana pre-natalizia e c'è ancora un grande punto interrogativo sull’esito della riforma fiscale.
Al momento trapela un cauto ottimismo, si punta a condurre in porto il disegno di legge prima delle festività e alcune concessioni chiave ottenute venerdì sembrano aver persuaso alcuni dei senatori potenzialmente dissenzienti (Bob Corker e Marco Rubio) a votare a favore.
Tutto ciò ha guidato il sentiment del dollaro e di Wall Street venerdì, guidati anche da un rialzo dei rendimenti obbligazionari.
Rammentiamo che la riforma fiscale prevede un enorme pacchetto di tagli alle tasse per un totale di 1,7 miliardi di dollari, ma si procede con la dovuta cautela poiché non si è ancora votato e ci sarebbero ancora alcuni indecisi da persuadere.
Non a caso la riapertura dei mercati ci ha consegnato un dollaro in lieve contrazione e si dovrà prestare attenzione agli accadimenti dei prossimi giorni perché sicuramente ne vedremo delle belle.
Wall Street chiudeva la scorsa settimana in deciso rialzo, con l’indice di riferimento SP 500 che guadagnava lo 0.9% a 2676 punti.
I mercati asiatici sono stati positivi ( Nikkei +1.6%) e anche gli europei sembra orientati al rialzo. Sul fronte valutario segnaliamo le ottime performance delle commodity currencies, mentre lo yen è la valuta che al momento appare in maggiore difficoltà.
La debolezza del Dollaro, nonostante il tentativo di ripresa, sta guidando un consolidamento dell’Oro mentre il Future Petrolio Greggio WTI continua ad apprezzarsi (WTI oltre i 57 dollari al barile).
Tra gli appuntamenti macro economici odierni segnaliamo il CPI dell'Eurozona relativo al mese di novembre, che nella lettura finale dovrebbe salire di un decimo di punto percentuale attestandosi al + 1,5% e allo 0,9% il core.
Nel pomeriggio l’unico dato di rilievo sarà l'indice NAHB Housing Market (ore 16), che non dovrebbe discostarsi dai 70 punti della lettura precedente.