ALDO, GIOVANNI e GIACOMO sono 3 amici appassionati di trading.
Ieri mattina, dopo aver saputo dalla TV della vittoria di Obama nelle elezioni USA, si sono collegati alla loro Metatrader e hanno osservato i movimenti dell'EURUSD sul loro timeframe preferito, il M30. Tutti e 3 hanno notato un bel pattern di inversione ribassista sulla candela delle 8:30, rappresentato da una doji con l'ombra verso l'alto, a forma di martello rovesciato (inverted hammer), e hanno deciso di eseguire un'operazione short.
Siccome hanno studiato tutti sullo stesso manuale, hanno preso quella doji come segnale di ingresso e hanno messo un ordine pending di ingresso short sotto il minimo della doij a 1,2860 (la riga blu) e lo stop loss sul massimo della doji a 1,2876 (la riga rossa).
Alla fine della giornata, si sono trovati al bar per l'aperitivo e hanno raccontato al loro amico MARIO le loro operazioni: tutti e 3 erano entrati short a 1,2860, posizionando lo stop loss a 1,2876 e tutti e 3 avevano guadagnato 200$.
Eppure secondo MARIO avevano eseguito 3 operazioni COMPLETAMENTE DIVERSE, e uno solo di loro aveva agito correttamente (secondo il parere di Mario).
Ecco come Mario ha commentato le loro operazioni.
ALDO e GIOVANNI sono entrati entrambi con 1 lotto a 1,2860 e hanno preso profitto a 1,2840. Entrambi hanno guadagnato 20 pip, cioè 200$, con uno stop loss di 16 pip, cioè di 160$. Il loro rapporto rischio/rendimento era identico, pari a 1:1,25. Ma c'era una grossa differenza tra i due, infatti ALDO aveva sul conto un saldo di 10.000$, quindi il suo rischio di 160$ valeva un 1,6% del capitale; GIOVANNI invece aveva solo 1.000$ sul conto, quindi il suo rischio di 160$ valeva ben il 16% del suo capitale.
A questo punto MARIO ha chiesto a GIACOMO di mostrargli la sua operazione, ci ha pensato un po' su, poi alla fine ha sentenziato, convinto: "Ecco, questa è l'operazione migliore" e ha mostrato l'operazione ai due amici perplessi.
In realtà, anche GIACOMO era entrato a 1,2860 come i due amici, sempre con lo stop loss a 1,2876. Però aveva venduto solo 0,2 lotti (cioè 2 minilotti) invece di 1 lotto intero; il suo stop era quindi di soli 32$. Tuttavia, siccome il conto di GIACOMO aveva un saldo di 2000$, il suo rischio incideva comunque per 1,6% del suo capitale, proprio come ALDO, che non capiva come mai l'operazione di GIACOMO fosse migliore della sua. Allora MARIO ha spiegato che la vera differenza stava nella gestione del trade e nel rapporto rischi/rendimento.
Infatti GIACOMO non aveva fissato un take profit a 1,2840 come gli altri due, ma inizialmente lo aveva fissato al doppio dello stop, cioè 32 pip, perchè voleva un rapporto rischio/rendimento di 1:2. Una volta raggiunto il breakeven aveva tolto il take profit e aveva lasciato correre il trade, usano un trailing stop di 20 pip. Quando i prezzi hanno raggiunto il minimo della giornata a 1,2740, cioè 100 pip sotto il target dei primi due, lui era ancora in posizione, con uno stop dinamico posizionato a 1,2760 (la riga viola sul grafico).
A quel punto il cambio ha fatto un pullback e la sua operazione si è chiusa a 1,2760 sul ritracciamento, con 100 pips di profitto: con i suoi 2 minilotti, GIACOMO aveva ottenuto comunque gli stessi 200$ di profitto come i 2 amici, però assumendosi un rischio molto minore, e sfruttando un movimento molto più ampio dei prezzi.
In conclusione, MARIO dichiarò che secondo lui GIACOMO aveva eseguito l'operazione migliore della giornata, anche se avevano guadagnato tutti e 3 la stessa cifra, e stabilì che quindi toccava a GIACOMO pagare da bere a tutti. E così avvenne: GIACOMO offrì da bere a tutti, poi se ne andarono a casa felici e contenti.
Non sappiamo chi dei tre amici sarà il più profittevole, ma sappiamo che continueranno a trovarsi da MARIO per l'aperitivo tutte le sere, e ci faremo raccontare le loro prossime operazioni.