I mercati rimangono sostenuti dagli annunci espansivi dopo la tornata di appuntamenti con le banche centrali nonostante la situazione geopolitica stia spingendo verso la rimodulazione dell’approccio al rischio degli investitori portando a premiare il biglietto verde e lo yen giapponese. Infatti, l’escalation di violenze in medio oriente unitamente al continuo braccio di ferro tra Stati Uniti e Russia con l’imposizione e inasprimento di nuove sanzioni e la prospettiva di una presa di posizione netta anche da parte di Germania, Inghilterra e Francia non aiutano i mercati, soprattutto quelli azionari.
Market Movers della Settimana
Un lunedì 21 povero di dati interessanti inaugura la terza settimana di Luglio.
Martedì 22 il dato inglese CBI sul trend degli ordinativi industriali attesi a 8 rispetto al dato precedente a 11. Alle 14:30 i dati americani sull’inflazione attesi in lieve flessione a 0.2% rispetto al 0.3% precedente per la componente core e a 0.3% rispetto al precedente a 0.4% per il dato agggregato. Alle 16:00 le vendite di case esistenti attese a 4.98 milioni di unità rispetto al precedente a 4.89 milioni.
Mercoledì 23 alle 3:30 dati australiani sull’inflazione attesa stabile a 0.6% per la lettura trimestrale, mentre per il dato annualizzato l’attesa è per un recupero a 3.1% rispetto al precedente a 2.9%. Alle 14:30 il dato canadese sulle vendite al dettaglio attteso A DATO rispetto al dato precedente a 0.7% Alle 23:00 la decisione sui tassi d’interesse in Nuova Zelanda dove la RBNZ dovrebbe aumentare ulteriormente il tasso a 3.50% rispetto al precedente a 3.25%.
Giovedì 24 alle 3:45 il dato elaborato da HSBC sul PMI manifatturiero atteso A DATO rispetto al precedente a 50.7. Alle 9:30 il dato tedesco dovrebbe mostrare la stabilizzazione s 52.0. Le vendite al dettaglio nel Regno Unito alle 10:30 dovrebbero mostrare un recupero a 0.3% rispetto alla flessione a -0.5% della rilevazione precedente e alle 16:00 ne vendite di nuove case negli Stati Uniti dovrebbe disegnare una lieve retrocessione a 481 mila unità rispetto alle 504 mila della lettura precedente.
Venerdì 25 alle 10:00 il dato IFO tedesco dovrebbe uscire in flessione a 109.4 rispetto al precedente a 109.7. Alle 10:30 il dato sul PIL nel Regno Unito atteso stabile a 0.8% per la lettura trimestrale, mentre per il dato annualizzato dovrebbe esserci un lieve recupero a 3.1% dal 3.0% della lettura precedente. Alle 14:30 il dato sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti dovrebbe uscire a 0.5% rispetto al precedente A DATO.
EUR/USD
Prosegue la discesa della moneta unica con buona pace dell’Europa intera scendendo ai minimi relativi dallo scorso giugno e riportandosi in zona 1.3500 ai minimi anche da inizio anno. Complici le tensioni in Ucraina tornate ai livelli più critici dalla situazione crimea il ritorno dell’avversione al rischio ha penalizzato l’Euro favorendo dollaro e yen giapponese. Tecnicamente, infatti l’aumento della volatilità intorno alla trendline ribassista (grafico) delinea una situazione di forte incertezza con conseguente penalizzazione degli asset più rischiosi, tra cui la moneta unica che scambia in queste ore a 1.3520.
GBP/USD
Anche la sterlina scende toccando area 1.7050 sull’incrocio tecnico tra supporto mobile del trend ribassista e parte inferiore del canale rialzista (grafico) in una lieve flessione sul ritorno delle tensioni in est Europa. L’avversione al rischio ancora una volta la fa da padrona, nonostante rimangano ben saldi i fondamentali del Regno Unito. Dal punto di vista tecnico quindi sarà importante vedere se in queste ore la moneta di Sua Maestà riuscirà a risalire la china tracciata dal supporto inferiore del canale rialzista (grafico) intorno a 1.7010, o se proseguirà nella discesa verso 1.7050 dove si incrociano il nostro supporto ribassista di breve periodo e il supporto fisso.
USD/JPY
Si mantiene inquadrato in ottica di trend ribassista di medio periodo (grafico) mantenendosi ancorato all’interno delle trendline che delimitano il canale discendente. Conclusa la settimana sulle montagne russe tra 101 e 101.50, con la ripresa delle contrattazioni in Asia lo yen si è portato nuovamente a 101.20, in risalita rispetto al biglietto verde con prossimo target ribassista a 101.