La nuova politica accomodante delle banche centrali, da cui i mercati azionari dipendono interamente alimentando quel percorso perverso che il tanto peggio a livello economico garantisce tassi pari a zero, spinge al rialzo tutti gli indici azionari ed in particolare il Ftse Mib che beneficia anche della marcata riduzione dello spread dovuto allo scongiurato pericolo di procedura di infrazione sul debito.
Questa situazione permette un robusto movimento di rialzo capace di portare i prezzi in poco più di un mese dai minimi a 19500 fino a 22175 con un rialzo di 12 punti percentuali. Se il sentiment è positivo lo scenario si presenta complesso con l’umore degli investitori mutevole e con molte questioni irrisolte che rimangono sul tavolo.
Da un punto di vista tecnico il nostro indice è arrivato sulla forte resistenza a 22250 che ha fermato i corsi. La presenza di una fase di ipercomprato lascia pensare nel breve ad uno storno delle contrattazioni in area 21500 prima di nuovi attacchi a 22250 resistenza che una volta superata permetterà ulteriori accelerazioni rialziste verso 23000 e successivamente 23500.
Si ricorda peraltro che il nostro indice rimane compreso da oltre 10 anni all’interno di un ampio trading range 12300 – 24500. Una perdita del supporto a 21500 approfondirà la correzione fino a 21000 supporto che non deve essere violato pena un netto indebolimento del rialzo visto nelle ultime settimane.