Dopo una lunghissima fase laterale tra 7500 e 9500 avvenuta tra il 2013 e il 2019, la violazione del limite superiore ha permesso l’avvio di una accelerazione rialzista che ha spinto i corsi sui massimi assoluti a 11060.
A parte la situazione di ipercomprato che evidenzia come l’indice abbia corso anche troppo (dai minimi del dicembre 2018 a 8333 siamo saliti a 11000 +32% in 14 mesi) lo scenario continua presentarsi positivo per lo SMI che ha ancora margini di crescita fino a 11500 area, livello calcolato prendendo l’ampiezza della precedente fase laterale e proiettandola dalla rottura di 9500.
Come già accennato, data la situazione di ipercomprato sono possibili storni correttivi dei prezzi verso 10800. Solo la perdita del supporto a 10500/40 indicherà la presenza di una correzione di grado maggiore capace di spingere i corsi fino in area 10000.
Solo la perdita di questo supporto anche psicologico determinerà l’inversione della tendenza rialzista in atto dal dicembre 2018.