Pubblicazione report sugli utili secondo trimestre 2020 domani, giovedì 19 dicembre, dopo la chiusura dei mercati
Previsioni sulle entrate: 10,08 miliardi di dollari
Previsioni utili per azione: 0,58 dollari
Il titolo di Nike (NYSE:NKE) è schizzato del 33% nel 2019 malgrado i crescenti timori per il commercio ed il rallentamento economico globale, una performance che suggerisce che il colosso dell’abbigliamento sportivo sta facendo molte cose giuste. La rapidissima impennata del titolo sarà messa alla prova domani, quando la compagnia pubblicherà gli utili del secondo trimestre dell’anno fiscale 2020.
Finora quest’anno c’è stato poco di cui preoccuparsi per come Nike sta perseguendo la sua strategia di crescita. In primo piano tra gli sforzi della compagnia troviamo la sua strategia “Triple Double” (triplo raddoppiamento), con cui sta raddoppiando le risorse sulle proprietà digitali, sta accelerando l’innovazione e la creazione di prodotti e migliorando la relazione diretta con i consumatori.
La differenza tra Nike ed i suoi rivali è che la compagnia ha dimostrato più volte di aver avuto successo con la sua strategia. Nike ha superato le previsioni sugli utili trimestrali più del 90% delle volte negli ultimi 11 anni in un periodo in cui i rivoluzionari online, come Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) (NASDAQ:AMZN), hanno ottenuto una fetta maggiore delle spese dei consumatori.
Il marchio di Nike è diventato un nome potente e riconosciuto, le sue scarpe sportive e le linee di abbigliamento sono ora indossate dovunque e non solo in palestra o sul campo di calcio. Il risultato di questi sforzi è che Nike si sta accaparrando una maggiore partecipazione di mercato a scapito del suo rivale europeo, Adidas (OTC:ADDYY), persino nel suo mercato nazionale, segnando al contempo una performance superiore sui mercati ad alta crescita in Asia.
Impennata delle vendite online
Ad esempio, nell’ultimo report sugli utili è emerso che le vendite di Nike in Cina sono schizzate del 27%, escludendo gli effetti delle valute, malgrado l’escalation dello scontro commerciale che, tecnicamente, dovrebbe pesare di più sui marchi americani nella nazione comunista.
Guardando al futuro, la domanda è quanto velocemente una compagnia che vende scarpe ed abbigliamento possa crescere. Schizzando al massimo storico di 100,17 dollari ieri, prima di chiudere a 99,65 dollari, il titolo di Nike è scambiato a circa 29 volte gli utili previsti, rispetto alle 19 dell’indice S&P 500.
Per giustificare questa valutazione, Nike dovrà dimostrare che la serie di utili estremamente positivi continuerà e che ha quel che serve per conquistare una fetta maggiore del mercato.
Un’importante area in cui Nike sta eccellendo è la sua strategia online, che sta contribuendo a tagliare i costi, spingere le vendite ed espandere i margini. Le vendite digitali di Nike hanno visto un’impennata del 42% dall’anno prima nel primo trimestre, dopo la crescita del 35% dell’ultimo anno fiscale. Nel primo trimestre sono aumentate in tutte le regioni, con un +30% in Nord America, rialzi a doppia cifra in Europa, Medio Oriente ed Africa, +50% in Asia Pacifica ed America Latina ed oltre il 70% in Cina.
La spinta di Nike per quanto riguarda il settore femminile è un’altra area in cui sta avendo successo. Nel precedente report sugli utili, Nike ha riportato vendite forti alle donne, registrando una crescita a doppia cifra in questa categoria.
Nel valutare le maggiori opportunità a lungo termine per l’azienda, il direttore finanziario Andy Campion ha elencato prima le donne, seguite da abbigliamento, settore digitale ed internazionale. Molti analisti ritengono che queste iniziative ed investimenti strategici, in particolare sul digitale, aiuteranno l’evoluzione di Nike nel produrre un’alta crescita sostenibile a cifra singola ed un’espansione dei margini.
Morale della favola
La forza dei margini lordi della compagnia dimostra che le iniziative strategiche di Nike stanno trasformando il colosso dell’abbigliamento sportivo in un’impresa ad alto margine. Inoltre, Nike è un titolo solido che paga dividendi ed offre un payout trimestrale di 0,245 dollari, dopo l’aumento dell’11% del mese scorso, con un rendimento pari a circa l’1%. Il forte slancio di crescita della compagnia ed il flusso di entrate in espansione rendono questo titolo un candidato buy and hold adatto agli investitori a lungo termine.