Il dollaro ha iniziato la settimana perdendo qualcosina, probabilmente a causa di una maggiore propensione al rischio emersa durante la sessione asiatica. Dopo aver suscitato scalpore la temporanea sospensione dei test di vaccinazione, la collaborazione tra la società AstraZeneca PLC (LON:AZN) e la Oxford University nella ricerca per il vaccino COVID è ripresa a pieno ritmo. Sebbene ci siano stati pochi movimenti sui mercati obbligazionari, la notizia sembra aver ridato fiato ai mercati azionari e conseguentemente rallentato il rimbalzo del Dollaro.
Nel fine settimana sono giunte anche dichiarazioni da parte dei leader repubblicani circa l'accordo sul pacchetto di misure fiscali, dichiarazioni che hanno ribadito come in questo momento non ci sia nulla di “così buono” all'orizzonte.
Wall Street ha chiuso la settimana scorsa con una sessione contrastante: leggermente positivo l'S&P 500 + 0,1% a 3341 punti. I futures statunitensi stanno però tirando decisamente al rialzo e in questo momento – mentre scriviamo – guadagnano oltre 1 punto percentuale. Anche i listini asiatici sono cresciuti durante la notte: il Nikkei + 0,6% e lo Shanghai Composite + 0,3%. L'Europa segue la scia, aprendo e proseguendo al rialzo.
Nel forex è chiaro che con una migliore propensione al rischio abbiamo l'USD in fase di sofferenza, mentre NZD e GBP sono tra le valute più forti. Nelle materie prime il dollaro più debole sta aiutando oro e argento a rimbalzare dai recenti supporti, mentre dopo una fase di recente pressione di vendita anche il prezzo del petrolio comincia a sembrare più stabile.
Per quanto riguarda il calendario economico oggi non ci sono dati importanti. Segnaliamo tuttavia l'audizione di politica monetaria della Banca d'Inghilterra davanti al comitato del Tesoro. Il governatore Bailey parlerà durante la mattinata europea.