Le tariffe sono ancora al centro dell’attenzione dei mercati, ma stavolta possiamo definirle buone notizie. Gli Stati Uniti hanno deciso di ritardare l’inserimento di tariffe sulle auto importate dall’Europa almeno di altri sei mesi. Una decisione che servirà alle due parti per intraprendere un dialogo costruttivo. Ovviamente il listino che ha festeggiato più di tutti è stato il DAX e le prospettive e sul breve termine potrebbe trarne giovamento anche l’Euro.
D’altro canto dobbiamo anche registrare le crescenti tensioni Cina-USA, coi media cinesi che continuano a riportare news riguardanti le ritorsioni del colosso asiatico. La recente affermazione di Trump secondo cui l'accordo sarebbe "molto efficace" e imminente potrebbe fare un buco nell’acqua. Il flusso verso asset rifugio sembra aver perso smalto, ma non è ancora totalmente terminato. Se vogliamo parlare di livelli teniamo sempre d’occhio 110.00 su Dollaro/Yen e anche il supporto di $ 1290 sull'oro. L’azionario è riuscito a trovare un po’ di supporto, ma qualsiasi escalation della guerra commerciale porterebbe nuove violente correzioni.
Durante la notte il tasso di disoccupazione australiano è cresciuto più del previsto al 5,2% (5,1% atteso, 5,0% a marzo), ma con un tasso di partecipazione più alto e una crescita dell'occupazione più forte ovvero 28.400 (+14.000 atteso, +25.700 l'ultimo). Dollaro australiano che è andato leggermente sotto pressione evidentemente pesando maggiormente la disoccupazione, ma il movimento sta già rientrando.
Tornando alla giornata di ieri Wall Street ha chiuso con guadagni su tutti i fronti, l’S&P 500 + 0,6% a 2851 punti. Tuttavia I futures hanno ridotto parzialmente I guadagni, perdendo circa -0,3%. I mercati asiatici sono apparsi nevosi con il Nikkei -0.7% e lo Shanghai Composite + 0.5%. Anche l’Europa appare cauta, benché si stia tentando un interessante recupero. Del forex abbiamo detto, segnaliamo soltanto la costante debolezza della Sterlina, per quanto riguarda le materie prime abbiamo oro e argento in consolidamento e il petrolio prova a guadagnare terreno approfittando delle crescenti tensioni in Medio Oriente.
È una giornata relativamente tranquilla sul calendario economico, limitata a pochi dat USA di basso profilo. In questo contesto, tolte le richieste di disoccupazione settimanali, I tweet di Trump potrebbero rappresentare il mover principale per prendere delle decisioni.