Il cosiddetto “oro dei poveri” sta attraversando un brutto periodo.
L’argento è in rosso per il quarto mese di fila, con i future che oscillano a meno di 23 dollari l’oncia sul COMEX a New York, dopo aver perso quasi il 20% dalla chiusura di maggio di oltre 28 dollari.
L’oro COMEX, invece, è sceso di meno di 130 dollari, o del 7%, nello stesso periodo, nonostante le intense pressioni dovute al rally del dollaro.
Spesso considerato la seconda scelta rispetto al metallo giallo, l’argento sta vivendo un periodo particolarmente difficile dopo il colpo subìto sia come metallo industriale e sia come rifugio di valore simile all’oro.
Grafico mensile argento
Grafici tutti gentilmente forniti da SK Charting.
I vari utilizzi dell’argento: gioielleria, elettronica, energia pulita, telecomunicazioni
Al contrario dell’oro, usato perlopiù in gioielleria e come asset di investimento, oltre il 50% della domanda di argento deriva dall’utilizzo industriale. In quanto metallo malleabile, l’argento va bene come l’oro in gioielleria. Ma è anche un buon conduttore di elettricità e viene utilizzato nella produzione di componenti elettronici.
Il passaggio all’energia pulita incoraggerà la domanda fisica di argento nei prossimi anni, per via dell’utilizzo nei veicoli elettrici e nei pannelli solari. Sarà richiesto anche sulla scia del lancio delle reti 5G.
Il suo utilizzo in una vasta gamma di industrie influenza il prezzo: quando l’attività manifatturiera aumenta, il prezzo sale per via della domanda alta; viceversa, un calo dell’attività, ad esempio durante una recessione, fa scendere il prezzo dell’argento.
Gli indici PMI globali deboli pesano sull’argento
L’indice PMI globale di JP Morgan (NYSE:JPM) e IHS Markit è sceso al minimo di sei mesi di 54,1 ad agosto 2021 da 55,4 di luglio, con la crescita della produzione che ha perso slancio in numerosi importanti mercati. E questo ha pesato sull’argento negli ultimi mesi.
Hanno contribuito anche le speculazioni intermittenti da giugno che la Federal Reserve dovrà annunciare un tapering del suo generoso stimolo mensile da 120 miliardi di dollari.
Il tapering della Fed è un altro problema per il metallo
Il Federal Open Market Committee terrà il suo vertice di settembre proprio oggi e sono alte le aspettative che annunci la tempistica per la riduzione dello stimolo e per un eventuale aumento dei tassi di interesse che si trovano praticamente a zero da 18 mesi.
Grafico giornaliero argento
L’argento è salito dai 23,84 dollari il 2 settembre per raggiungere i 24,80 dollari il 6 settembre, ma è poi tornato a 23,80 dollari solo 10 giorni dopo.
Ha toccato un massimo di otto anni a febbraio, infrangendo i 30 dollari l’oncia per la prima volta dal 2013.
Gli analisti di Jefferies presentano tre scenari per l’argento: uno scenario base in cui il prezzo a lungo termine sarà in media di 20 dollari l’oncia; uno scenario rialzista in cui raggiungerà i 35 dollari con una media di 30 dollari sul lungo termine; e uno scenario ribassista, con un calo a 15 dollari senza alcun miglioramento successivo.
Quindi, dove è diretto l’argento sul breve termine? Potrebbe essere un “buy” dopo quattro mesi in rosso?
Grafici misti per l’argento
Grafico settimanale argento
Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di SK Charting a Kolkata, India, afferma che i trend del prezzo spot dell’argento non sembrano abbastanza forti da garantire ritorni stabili per nuove posizioni long sul metallo.
Per Dixit, il grafico giornaliero dell’argento spot mostra un incrocio positivo dell’indice RSI stocastico con una lettura di 16/7. Ciò potrebbe favorire una ripresa per testare la Banda di Bollinger® media di 23,65 dollari e la EMA su 50 di 24,17 dollari, ammesso che i prezzi restino dal lato forte dei 22,25 dollari, aggiunge.
Ma, nel caso in cui l’argento spot incontrasse resistenza a 22,90 dollari, i prezzi potrebbero scendere sotto i 22,25 dollari, con un minimo iniziale a 21,50 dollari.
Un altro importante fattore è il rapporto oro/argento, che calcola il numero di once di argento che possono essere acquistate con un’oncia di oro, che al momento si attesta a circa 1.780 dollari l’oncia.
Il cosiddetto rapporto XAU/XAG è pari a 78. Se dovesse toccare quota 82,5, potrebbe rendere l’argento persino meno allettante rispetto all’oro.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.