Non trovano pace i titoli bancari che proseguono lungo la via delle vendite.
Banca Mps (MI:BMPS) (-5.5%) mette a segne un nuovo minimo storico a quota 2.262 euro.
Un vero e proprio disastro la performance del titolo bancario: -99.7% in 5 anni.
Altro titolo del settore che potrebbe raggiungere tale traguardo è Banco Bpm (MI:PMII) (-7.20%) in caso di violazione del successivo riferimento a quota 2.01 euro (-67% in 5 anni).
Continua a deludere anche Unicredit (MI:CRDI) (-5.80%) nonostante gli spropositati rating e target price delle banche d'affari (al momento quadi la metà degli ultimi giudizi tyra i 24 e i 26.5 euro).
La violazione di quota 14.95 euro ha ulteriormente peggiorato il quadro grafico del titolo ed ora i corsi dovranno affidare la propria sorte all'ultimo riferimento quello posizionato a 13.0 euro la cui decisa violazione potrebbe spingere il titolo a 11.80 euro e successivamente verso nuovi minimi storici.
Il titolo ha ceduto il 38% in 5 anni ed il 90% dal 2000 ad oggi nonostante diversi aumenti di capitale.
Pesante tegola anche per Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-5.70%) le cui quotazioni potrebbero spingersi anche fino a quota 2.23 euro in prima battuta (+65% in 5 anni).
Sotto assedio da diverse settimane è Banca IFIS SpA (MI:IF) (-7.60%).
Come già accennato in precedenza, la violazione di quota 30.0 euro avrebbe spinto i corsi in area 20.0 euro. Il titolo è inserito in un forte trend discendente e la discesa potrebbe proseguire fino a 18.84 euro (+160% in 5 anni).
Profondo rosso anche per Mediobanca (MI:MDBI) (-5.42%) che dovrà affidarsi al sostegno in area 7.55 euro per evitare un ulteriore approfondimento fino a quota 6.83 euro (+48% in 5 anni; -15% dal 2000 ad oggi).
Prestare sempre attenzione ai primi fuochi di paglia, il principale indice di Piazza Affari potrebbe arrivare a quota 20.000 punti in poche sedute.