Nelle ultime 24 ore, il greggio è salito dello 0,85% chiudendo a 55,96 dollari al barile. Intanto, l'American Petroleum Institute (API) ha riportato che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 8,8 milioni di barili, risultando a 440,7 milioni di barili, nella settimana conclusasi il 9 novembre.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 55,96 $, leggermente in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 54.94 $ seguito da 53.91 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 57.18 $, seguito da 58.39 $.
Nello stesso tempo, la valuta XAU/USD è salita dello 0,64%, chiudendo a 1211,40 dollari l'oncia. I prezzi dell'oro hanno chiuso la sessione di mercoledì su di 8,29 $ l'oncia, mentre gli investitori hanno cercato beni di rifugio sicuro nel mezzo di un tono più debole nei mercati più rischiosi. I mercati azionari mondiali erano in generale più deboli ieri. I mercati azionari statunitensi hanno chiuso in ribasso perchè i cali nelle azioni tecnologiche e internet hanno pesato sui principali indici. Anche un indice del dollaro USA più basso ha lavorato a favore dei tori dell'oro. Negli ultimi dati economici, l'indice dei prezzi al consumo è emerso in linea con le aspettative.
Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1210,90 $, leggermente in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1200.27 $ seguito da 1189.63 $, mentre nel caso di up, una prima resistenza si trova ora a 1219.37 $, seguito da 1227.83 $.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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