Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
L’indice S&P 500 è arrivato ad una chiusura record il 18 agosto, cancellando completamente il selloff di marzo. Ma, malgrado le apparenze di un mercato azionario in salute, si profilano dei problemi sotto la superficie.
Il numero di titoli al di sopra della media mobile su 50 giorni è sceso nelle ultime settimane, mentre l’ETF S&P 500 Equal Weight non è riuscito a superare i massimi dell’8 giugno.
Ci sono stati numerosi titoli ad alta capitalizzazione che sono rimasti indietro in questo rally e, nelle ultime settimane, alcuni sono persino tornati sotto la media mobile su 50 giorni. Compagnie come Intel (NASDAQ:INTC), Micron Technology (NASDAQ:MU) ed AT&T (NYSE:T) di recente sono crollate sotto le rispettive medie mobili su 50 giorni.
Nel frattempo, l’indice SPX continua ad essere trainato su, grazie alla spinta di pochi titoli, come Amazon (NASDAQ:AMZN), Facebook (NASDAQ:FB), and Nvidia (NASDAQ:NVDA).
Grafico giornaliero RSP
Disparità tra RSP e SPY
Niente mette in luce la netta disparità quanto l’Invesco S&P 500® Equal Weight ETF (NYSE:RSP), crollato di circa il 5,5% nel 2020 rispetto al balzo di quasi il 5% del SPDR S&P 500 Fund (NYSE:SPY) La principale differenza è la composizione dell’indice, con molti degli importanti titoli tech che hanno un forte peso, in continuo aumento, per via delle loro enormi capitalizzazioni di mercato sull’indice di riferimento.
Perdita di slancio
Aspetto più importante, sembra che il numero di titoli al di sopra della loro media mobile su 50 giorni sia in calo, suggerendo che il recente rally sta diventando persino più selettivo. Dal 12 agosto, il numero di titoli azionari al di sopra della media mobile su 50 giorni sull’indice S&P 500 è sceso al 68% del 20 agosto dall’81,2% di inizio mese.
Nel frattempo, la linea di rialzo-calo, che replica il numero di titoli in salita e in discesa, sull’indice S&P 500 di recente ha raggiunto il picco il 12 agosto a 1222,53. Da quel giorno, la linea tende al ribasso nonostante l’indice S&P 500 sia avanzato fino a raggiungere la chiusura record.
Grafico giornaliero rialzi/cali SPX
Nel complesso, il numero di titoli al ribasso con slancio positivo sembrerebbe suggerire che il recente rally sia più debole di quanto non sembri e bisognerebbe chiedersi quanto ancora il rally possa restare sostenibile. Dopotutto, con compagnie come Intel e Micron in netto ribasso nelle ultime settimane, potrebbe anche essere un avvertimento circa lo stato di salute del settore che rappresentano.
Grafico giornaliero SPX
Non tutti si sono ripresi allo stesso modo
La debolezza è relativamente diffusa tra titoli e settori, con Citigroup (NYSE:C), Eli Lilly (NYSE:LLY) and Exxon Mobil (NYSE:XOM) che faticano a recuperare o mantenere le mosse sopra la media mobile su 50 giorni. La debolezza di questo grande gruppo di titoli è probabilmente uno dei motivi per cui l’equal weight ETF ha visto una performance così inferiore, in quanto l’ETF non prevede un peso maggiore per le compagnie con la capitalizzazione di mercato più alta.
Sebbene sia straordinario vedere che l’indice S&P 500 ha recuperato tutte le perdite dai minimi di febbraio e marzo per le serrate a livello nazionale, bisogna tenere a mente che non tutti i titoli azionari hanno recuperato allo stesso modo e che non tutti i titoli hanno visto una netta ripresa. Anzi, i recenti massimi del mercato potrebbero persino evidenziare la disparità tra titoli e settori.
Solo il tempo ci dirà quanto sia sostenibile il rally e se ci sono all’orizzonte dei massimi più alti.