L’S&P 500 ha chiuso ieri in calo di circa 28 punti base, mentre gli investitori sembrano preoccupati dalla visita di Nancy Pelosi a Taiwan. L’indice ha cercato il rally ed è riuscito a toccare i massimi di venerdì, senza tuttavia resistere a tali livelli. Le condizioni finanziarie hanno contribuito a questo rally negli ultimi giorni e hanno alimentato la liquidità.
Ma il report dell’ISM di ieri è stato migliore del previsto ed ha corrisposto ad un tasso di crescita reale dei PIL dell’1,4%, sicuramente non un dato che indica recessione. Inoltre, l’indice dei prezzi pagati è rallentato a 60 da 78,5. Non è la stessa cosa rispetto al calo dei prezzi. Il rallentamento dell’indice dei prezzi pagati dell’ISM significa solo che i prezzi sono saliti ad un ritmo più lento, ma sono ancora in salita. L’inflazione non è sparita all’improvviso.
Inoltre, oggi i Governatori della Fed saranno numerosi e sospetto che porteranno un messaggio ancora più falco di quello del governatore Kashkari secondo cui il mercato avrebbe frainteso la dichiarazione di Powell. Se così fosse, riprenderà l’inasprimento delle condizioni finanziarie.
Il rapporto IEI/HYG è vicino al movimento in questo punto.
L’inasprimento delle condizioni finanziarie porterà ad un aumento del VIX nel tempo.
Quindi, per il momento, il mantra rimane che finché le condizioni finanziarie continueranno ad allentarsi e il TIP continuerà a salire, il mercato azionario potrà continuare a salire. Ma non appena le condizioni finanziarie suggeriranno che l’allentamento è finito, le azioni ricominceranno a scendere.
Sì, potremmo vedere un livello di 4.200 per l’S&P 500 e potremmo anche superarlo se le condizioni rimarranno favorevoli per l’azionario. Tuttavia, l’ISM di ieri fornisce ulteriori prove che l’economia non è in una vera e propria recessione, ma in un periodo di stagflazione causata dall’inflazione, in cui i prezzi aumentano più velocemente della crescita, e ciò significa che il lavoro della Fed è ben lontano dall’essere finito e che col tempo le condizioni finanziarie si inaspriranno e diventeranno restrittive per l’economia. L’idea che la Fed abbia finito di alzare i tassi o che cambierà rotta a causa del rallentamento della crescita è poco sensata. Il tasso elevato di inflazione sta causando una lettura negativa del PIL; siamo in stagflazione.
XBI
Inoltre, l’ETF XBI è in calo di quasi il 2% e questo settore tende ad essere molto sensibile ai cambiamenti delle condizioni del credito. Un calo al di sotto dei 79 dollari potrebbe portare a una flessione verso i 75,5 dollari. L’XBI potrebbe essere un indicatore di riferimento e se l’XBI dovesse superare il livello, mi aspetterei che il mercato lo superi subito dopo.
Cisco
Cisco (NASDAQ:CSCO) non è il titolo più entusiasmante, ma è interessante mentre si avvicina alla resistenza di 45,50. L’indice RSI spinge verso l’alto e indica che lo slancio è rialzista.
Block
Block (NYSE:SQ) sembra ancora forte e si sta consolidando sotto la resistenza a 79 dollari. L’indice RSI è molto rialzist e indica un prezzo più alto per Block, con il potenziale di un aumento a 91 dollari.
Buona giornata!