Punta ai massimi storici Banca Generali (MI:GASI) (secondo miglior titolo bancario, dopo Banca Ifis, dell’ultimo decennio) che guadagna ulteriore terreno grazie ai buoni dati finanziari del primo trimestre dell’esercizio in corso.
Il grafico di breve/medio periodo resta orientato al rialzo ed i corsi hanno buone possibilità di raggiungere il successivo ostacolo a 28.50 euro.
Il ritorno dei prezzi (in chiusura) oltre tale livello permetterebbe di guardare al futuro con maggior entusiasmo consapevoli della possibilità di un ulteriore spunto rialzista che dovrebbe permettere al titolo bancario di raggiungere 29.40 euro (2° target 31.54 euro).
Indicazioni negative invece sotto 24.40 euro (in chiusura) per il test a 23.50 euro in prima battuta. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 38%, il 17% in 12 mesi, il 23% in 3 anni ed il 240% in 5 (dal 2006 ad oggi +210%).
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più rialzista possibile.
RISULTATI PRIMO TRIMESTRE 2017:
L’Amministratore Delegato, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Una trimestrale da incorniciare per la forza e la qualità dei numeri. Cresciamo più del mercato di riferimento in termini dimensionali con una strategia chiara e distintiva che valorizza il talento dei consulenti e ne favorisce lo sviluppo con soluzioni innovative e di qualità. Il riscontro che ci arriva dalla clientela emerge dai nuovi picchi di raccolta e dalla solidità delle voci di ricavi ricorrenti. Guardiamo con fiducia alla ripresa in corso e alle sfide dall’evoluzione del settore puntando ad essere l’interlocutore di riferimento per la protezione dei patrimoni delle famiglie”.
Il primo trimestre dell’anno ha registrato un utile netto di €56,2 milioni, quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+91%).
Il forte sviluppo commerciale ha guidato l’espansione delle masse e l’incremento a doppia cifra delle attività ricorrenti, che confermano la solidità ed efficacia del modello di business.
Le dinamiche positive sui mercati azionari globali hanno poi contribuito al miglioramento delle voci variabili favorendo il risultato netto.
I risultati raggiunti sono particolarmente positivi anche considerando che la banca ha continuato ad investire in misura importante nella crescita e in nuovi progetti per aumentare ulteriormente la qualità del servizio alla clientela, il supporto alla propria rete di professionisti e per rafforzare il profilo di prestigio della banca.
Guardando nello specifico ai dati di bilancio: il margine di intermediazione si è attestato a €134,7 milioni (+41,9%). In crescita tutte le componenti dei ricavi con la sola eccezione di quelli da trading che, al contrario, hanno mostrato una contrazione in linea all’andamento dei titoli governativi italiani ed europei.
Tra i ricavi ricorrenti si segnala il balzo in avanti delle commissioni di gestione (€135,3 milioni, +16%) che crescono per effetto dell’incremento delle masse e la stabilità dei margini. Positiva anche la dinamica delle commissioni di ingresso, bancarie e da trading (€14,3 milioni, +41%) così come le commissioni di performance (€42,8 milioni).
Torna a salire, invertendo la rotta degli ultimi trimestri, anche il margine d’interesse a €15,7 milioni (+4% su base annuale e +9% rispetto al quarto trimestre 2016). La svolta è legata principalmente all’espansione degli attivi, alla ripresa dei margini dell’attività di credito, e alla stabilizzazione dei rendimenti nel portafoglio titoli della banca.
Per quest’ultima voce si precisa un ammontare del portafoglio pari a €5,8 miliardi, investito al 99% in titoli obbligazionari (90% governativi italiani, 57% a tasso variabile) con duration corte (2,1 anni).
Riguardo ai costi operativi, questi sono saliti meno dei ricavi (€46,9 milioni, +8,3%) pur scontando ad inizio anno la spinta alla crescita dimensionale, gli investimenti nei progetti operativi e tecnologici, e il raddoppio del contributo al fondo risoluzione unico (FRU/BRRD). Al netto dei costi per il personale di vendita e del contributo al fondo di risoluzione unico (FRU/BRRD), l’incremento si riduce al 4,6% rispetto all’esercizio precedente.
L’attenzione all’efficienza e al controllo dei costi si evince chiaramente dal dato che ne misura l’incidenza sulle masse al netto degli oneri per i salvataggi bancari (0,36% rispetto allo 0,37% di fine 2016).
Il cost/income ratio raggiunge livelli di eccellenza assoluti al 33,6%. Gli utili netti raggiungono i €56,2 milioni, tenendo anche conto della svalutazione per €2,5 milioni dell’esposizione al titolo obbligazionario corporate "Alitalia 2020"’ (svalutato al 93%).
Il totale dell’attivo del gruppo Banca Generali al 31 marzo 2017 è aumentato a €8.569 milioni (+24% a/a) grazie principalmente alla crescita dei depositi della clientela e, per una piccola parte, alla partecipazione al programma TLTRO per un totale di €400 milioni. Il patrimonio netto consolidato è aumentato a €680,6 milioni (rispetto ai €658,8 milioni del corrispondente periodo del 2016).
La solidità della banca si conferma su livelli di eccellenza. Il CET 1 ratio su base transitional si attesta al 16,5% (+240 bps a/a) mentre il Total Capital ratio su base transitional al 18,1% (+240 bps a/a).
L’eccedenza di capitale su base transitional rispetto ai requisiti regolamentari si è attestato a €266 milioni (+24%).
Prevedibile evoluzione della gestione
Banca Generali si attende una forte crescita della domanda di consulenza finanziaria e non finanziaria per il futuro. L’innovativo modello di servizio improntato su piattaforme proprietarie e partnership esclusive consente una consulenza a 360 gradi, con supporto alla pianificazione anche in ambito real estate, d’impresa e nel passaggio generazionale.
L’evoluzione dell’advisory rappresenta un importante elemento distintivo per i suoi professionisti in grado di rafforzare la relazione con il cliente.
L’appeal del servizio, affiancato da una gamma d’offerta di qualità personalizzabile anche per la clientela dalle esigenze più complesse, sta incontrando crescente riscontro.
La corsa della raccolta conferma questa tendenza. I progetti all’avanguardia in cantiere rafforzano poi la linea strategica indirizzata al posizionamento come prima banca private di Piazza Affari.
Al netto della incognite legate alle variabili sui mercati la società guarda con grande ottimismo ai prossimi mesi.