Rassegna giornaliera sul mercato forex, 8 febbraio 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
- USD in calo mentre lo stimolo diventa più concreto
- L’EURO ignora i dati deboli tedeschi
- I nuovi massimi dell’azionario fanno salire AUD e NZD
- GBP vicina al massimo da maggio 2018
- CAD in salita, petrolio al massimo di 1 anno
Il capodanno cinese è alle porte e per molti investitori questo è l’evento più eccitante della settimana, soprattutto con un calendario economico ridotto. Non è una festa grande come il Natale o il Capodanno, ma con più di 1,5 miliardi di persone che lo celebrano, sui mercati ci sarà meno partecipazione e forse un consolidamento. Quasi tutte le principali valute sono salite lunedì, con l’azionario a massimi storici. Il miglioramento della propensione al rischio ha fatto scendere il dollaro USA contro le altre valute.
Tre cose faranno muovere le valute questa settimana: l’andamento dell’azionario (propensione al rischio) , gli aggiornamenti sullo stimolo USA e le banche centrali. Non ci saranno vertici delle banche centrali, ma sentiremo dei discorsi da quasi tutti i capi delle banche centrali. Tra questi il Presidente della Fed Jerome Powell, la Presidente della BCE Christine Lagarde, il Governatore della Banca del Canada Timothy Lane ed il Governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey. Parleranno tutti mercoledì. Considerando che quasi tutti i vertici delle banche centrali sono ottimisti sulla ripresa e sono preoccupati dall’inflazione, la maggior parte dei loro commenti non rappresenteranno una minaccia per i rally in corso. Mentre i nuovi casi continuano a rallentare, l’ottimismo continuera a migliorare, incoraggiando ulteriori rialzi nelle valute.
Tutto ciò dipenderà dal nuovo stimolo dal governo USA. La situazione è diventata più chiara venerdì, quando il Senato ha appoggiato il pacchetto di stimolo del Presidente Joe Biden da 1,9 mila miliardi di dollari dopo il voto decisivo della Vice Presidente Kamala Harris. La Camera dovrebbe approvare il pacchetto nelle prossime due settimane e Biden spera di avere l’approvazione del Senato e di firmare il pacchetto entro il 15 marzo. Nonostante sia fuori discussione un aumento del salario minimo, l’assegno da 1.400 dollaro sembra essere cosa fatta. Ulteriori notizie positive sullo stimolo dovrebbero determinare un aumento dell’azionario. Per quanto riguarda il dollaro USA, dovrebbero esserci dei ribassi in quanto una spesa maggiore porta a deficit maggiori. Il cambio
USD/JPY ha respinto la media mobile su 200 giorni e potrebbe rallentare a 104,50. Il report sui prezzi al consumo è il dato più importante sul calendario USA questa settimana, ma un aumento dell’inflazione non farà muovere la Fed.
Intanto, il cambio EUR/USD si è staccato dalla media mobile su 100 giorni nonostante i dati sulla produzione industriale tedesca. La situazione del virus sta migliorando in tutta l’area, compresa la Germania, ma il governo tedesco non è ancora pronto a cancellare le restrizioni. I tassi di vaccinazione e la diffusione della variante britannica e di quella sudafricana potrebbe comportare il fatto che i primi paesi a disporre le restrizioni durante l’inverno potrebbero essere gli ultimi a cancellarle. L’EUR potrebbe scendere contro gli omologhi, ma sarà la propensione al rischio che determinerà l’andamento del cambio EUR/USD.
Sebbene il cambio GBP/USD abbia iniziato la settimana in calo rispetto alle altre valute, è vicino al massimo di 2 anni e mezzo. Abbiamo già parlato della velocità e dell’efficienza del piano vaccinale in corso nel Regno Unito. A questo ritmo, per metà estate l’intera popolazione potrebbe aver ricevuto il vaccino. Tra due settimane il Primo Ministro Boris Johnson presenterà il piano per la riduzione delle restrizioni, e l’entusiasmo che ne conseguirà continuerà a sostenere la sterlina.
I paesi con contagi bassi e previsioni positive sui fondamentali hanno prodotto le migliori performance per le valute. Non sono stati rilasciati report economici da Australia e Nuova Zelanda ma AUD e NZD hanno segnato i maggiori rialzi. Il dollaro canadese è salito ed i prezzi del petrolio hanno toccato i massimi di un anno. Ma i guadagni sono stati modesti se comparati a AUD e NZD.