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Banco BPM, analisi tecnica

Pubblicato 18.12.2017, 07:52
PMII
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UNPI
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Come già accennato in precedenza, la violazione di 2.62 euro avrebbe spinto il titolo verso area 2.45 euro (prezzo min. ultima seduta 2.496 euro).

La situazione resta delicata dato che, in caso di stabilizzazione delle quotazioni al di sotto di 2.45 euro, la tendenza ribassista acquisirebbe forza e ben difficilmente potrebbe essere scongiurato il test in area 2.12 euro (1° target).

I primi concreti spiragli positivi si aprirebbero grazie al superamento di quota 3.0 euro (in chiusura); evento che anticiperebbe una estensione verso la prima resistenza strategica a 3.15 euro e successivamente, con quest’ultima violazione, in direzione di area 3.35 euro.

Lo scorso 15 dicembre Banco Bpm (MI:PMII) ha reso noto che DBRS, a seguito della revisione annuale, ha confermato tutti i rating assegnati a Banco BPM e alla controllata Banca Akros, che si mantengono a livello investment grade, modificandone il Trend da Stabile a Negativo. Si ricorda che i rating di lungo termine (Issuer Rating, Deposit e Senior Debt rating) sono pari a “BBB (low)” e i rating di breve termine a “R-2 (middle)”.
Contestualmente, per Banco BPM, sono stati confermati anche l’Intrinsic Assessment “BBB (low)” e il Support Assessment “SA3”.

Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14)Vendere
STOCH (9,6)Vendere
STOCHRSI (14)Ipervenduto
MACD(12,26)Vendere
ATR(14)Più volatilità
CCI(14)Vendere
ADX(14)Vendere
ROC Vendere
UO Vendere

Williams R: Ipervenduto.

Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Bande di Bollinger (vedi grafico): i trader colgono dei segnali di acquisto quando il prezzo tocca la banda inferiore, o si allunga per breve periodo al di fuori di essa, colgono invece dei segnali di vendita quando il prezzo tocca la banda di Bollinger superiore, o si allunga per breve tempo al di fuori di essa (questo ind. Funziona meglio durante una fase di contrazione del range).

Beta: 2.19
Ratio Prezzo/Utile: 2.8
Eps: 0.9
Range 52 settimane: 2.162 – 3.576 euro

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Nell’ultimo trimestre dell’esercizio il Gruppo, avendo reso pienamente operativa l’unità organizzativa dedicata alla gestione dei non performing loans, completato l’integrazione informatica, e definite le partnership nell’asset management e nel bancassurance, continuerà ad essere impegnato nella realizzazione delle iniziative progettuali delineate nel Piano Strategico 2016-2019, con priorità al completamento delle cessioni di posizioni classificate a sofferenza previste per il 2017, alle attività inalizzate all’implementazione del nuovo modello organizzativo della rete commerciale e alla razionalizzazione delle attività di private e investment banking.

La gestione ordinaria resterà improntata al recupero di redditività, che trarrà vantaggio dagli effetti sinergici derivanti dalla fusione che, comunque, si manifesteranno in misura più significativa nel corso del 2018.
L’andamento dei proventi, pur permanendo pressioni competitive sulla marginalità, potrà beneficiare di un ulteriore contenimento del costo della raccolta, grazie al proseguimento dell’azione commerciale volta alla riduzione dei volumi sulle forme tecniche più costose, dello sviluppo degli impieghi e delle tendenze che caratterizzano l’aggregato delle commissioni, in particolare quelle derivanti da servizi di gestione, intermediazione e consulenza.

Il contenimento dei costi operativi, mediante il miglioramento dell’efficienza, la realizzazione di specifiche azioni volte all’ottimizzazione della spesa e la razionalizzazione delle funzioni organizzative, continuerà a costituire uno dei principali fattori di attenzione. I livelli di copertura dei crediti deteriorati si manterranno elevati, e la riduzione degli stock proseguirà sia attraverso il workout interno che, come detto, dando esecuzione al previsto programma di
cessione di sofferenze.

Posizione patrimoniale:
– CET 1 ratio phased in pro-forma 12,82%
– CET 1 ratio fully phased pro-forma 12,49%
– CET 1 ratio phased in 11,01% (11,65% al netto dell’impatto derivante dall’esercizio delle put option di Unipol (MI:UNPI) Sai su Popolare Vita e di Aviva su Avipop)
– CET 1 ratio fully loaded 10,32% (11,22% al netto dell’impatto derivante dall’esercizio delle put option sopra citate);
– Ulteriori benefici attesi dall’estensione dei modelli AIRB al perimetro dell’ex Gruppo BPM e dal completamento del progetto di riassetto del bancassurance.

Qualità del credito
– Stock crediti deteriorati netti pari a € 14,0 miliardi con una contrazione di € 3,0 miliardi a/a e di € 2,2 miliardi rispetto a fine 2016 (-13,7%).
Coverage10:
Crediti deteriorati: 49,1% vs 37,5% del 2016 (50,7% e 47,9% rispettivamente includendo gli stralci);
Sofferenze: 60,0% vs 45,7% del 2016 (62,0% e 60,0% rispettivamente includendo gli stralci.

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