Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

BoE alza i tassi, BCE ferma, dollaro in calo: è pronto il rally di Babbo Natale

Pubblicato 17.12.2021, 09:33
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 16 dicembre 2021

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

Il rally di azioni e valute prosegue questo giovedì, con il dollaro USA in calo. Tutti gli eventi economici importanti della settimana sono ormai alle spalle e si prepara il rally di Babbo Natale. Alcuni potrebbero dire che il rally, che solitamente dura dagli ultimi cinque giorni di dicembre fino ai primi due di gennaio, è iniziato prima quest’anno. Ma escludendo altre notizie negative sul COVID-19, il mood dovrebbe proseguire fino alla fine dell’anno. Molti dei nostri lettori potrebbero essere confusi dalla price action del forex delle ultime 48 ore, in quanto il dollaro USA si è indebolito dopo che la Federal Reserve ha previsto tre aumenti dei tassi il prossimo anno e l’EUR si è rafforzato dopo che la Banca Centrale Europea ha dichiarato che un aumento dei tassi nel 2022 è decisamente improbabile. I dati USA sono stati misti, con l’indice della Fed di Philadelphia in calo a 15,4 da 39 e le richieste di sussidio in salita a 206.000 da 200.000. I dati sui nuovi cantieri e le concessioni edilizie rimangono forti.

Tuttavia, si tratta del classico caso di “compra sulla voce, vendi sulla notizia” (buy the rumor, sell the news). La Fed ha confermato ciò che il mercato si aspettava e, viste le chiare anticipazioni del Presidente Jerome Powell, la brusca correzione dell’azionario è stata evitata. Lo stesso discorso vale per la BCE. Ha alzato le previsioni di inflazione ed ha abbassato le previsioni sul PIL del 2022. Crede ancora che l’inflazione sia un “periodo transitorio” durante il quale i prezzi saranno al di sopra del target. Dunque, secondo la Presidente della BCE Christine Lagarde, è “molto improbabile che alzeremo i tassi nel 2022”. Questo andamento cauto solitamente dovrebbe essere ribassista per l’euro, specialmente contro una Fed rialzista. Ma in assenza di sorprese, lo short covering di fine anno ha portato il cambio {1|EUR/USD}} al massimo del range di trading delle ultime due settimane. Siamo ancora ribassisti sull’euro, ma crediamo che possa essere meglio attendere e vendere vicino a 1,1500. Gli ultimi report PMI della zona euro hanno confermato un’attività più debole nell’area in quanto l’attività manifatturiera e dei servizi si è indebolita a dicembre. Il report dell’Istituto IFO tedesco verrà rilasciato domani ed abbiamo tutti i motivi per credere che la fiducia dei consumatori si sia indebolita in questa conclusione dell’anno.

Anche la sterlina è salita dopo che la Bank of England ha sorpreso i mercati con il primo aumento dei tassi degli ultimi tre anni. Con le ultime restrizioni sul COVID-19 e l’aumento dei casi della variante Omicron, nessuno si aspettava un aumento dei tassi. L’inflazione ha toccato un massimo di 10 anni e la banca centrale ha ritenuto di non poter semplicemente aspettare ed ha alzato il tasso base dallo 0,1% allo 0,25%, una mossa piccola ma significativa. Il ciclo di inasprimento è iniziato, ed il mercato si aspetta un secondo aumento a febbraio. Sebbene il sell-off del cambio EUR/GBP di oggi sia contenuto, ci aspettiamo un calo sotto gli 84 centesimi, soprattutto se i dati sulle  vendite al dettaglio saranno forti domani.

Tutte e tre le valute legate alle materie prime sono salite. L’Australia ha riportato una crescita dell’occupazione maggiore del previsto. Gli economisti si aspettavano che l’Australia creasse 205.000 nuovi posti di lavoro, mentre il dato è stato di 366.000, il maggiore aumento mensile mai registrato. Con i grandi miglioramenti nell’occupazione full-time e part-time work, questo dato ha fatto passare in secondo piano i dati PIM deboli. Anche il dollaro neozelandese ha beneficiato di dati positivi. L’economia si è contratta nel terzo trimestre, ma meno del previsto. Gli economisti si aspettavano una crescita in calo del 4,5%, mentre il dato si è attestato al 3,7%. Il loonie è salito grazie alla debolezza del dollaro e ai dati ADP positivi sull’occupazione in Canada.

Ultimi commenti

ahahah i fantaguru pompatori... manco avranno 5 euro investiti e si inventano gli articoli...
...ma quale rally!!! ...le renne sn già stanke ...ancora prima di partire! ...smettetela di dire fandonie!
Non capisco🤔. Per adesso per me e le mie azioni EV, AIRLINES, TURISMO, il rally è stato in 6" retromarcia!!!!!!
Per forza, sono legate al reopening, che in questo momento è in discussione (vedi Omicron).
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.