Cari lettori,
l'andamento della scorsa settimana ci ha mostrato prezzi del petrolio incrementati che in considerazione della conflagrazione in Medio Oriente, fanno presupporre che la loro reazione è stata finora relativamente contenuta e può esseci ulteorire spazio verso l'alto.
Il mercato del lavoro statunitense si è dimostrato ancora una volta particolarmente resiliente, con un incremento del numero degli occupati non agricoli pari a 254.000 unità.
Con il presidente della Fed Powell, che ha ridotto la possibilità di importanti tagli dei tassi, il dollaro statunitense è ulteriormente cresciuto mentre l'euro si è indebolito a causa del calo dell'inflazione nell'eurozona e delle speculazioni sui tagli dei tassi da parte della BCE.
Degno di nota è anche il voto dell'UE per imporre dazi permanenti sui veicoli elettrici (BEV) prodotti in Cina, tra opposizione interna e rischi di guerra commerciale.
Altro focus rilevante è quello sulla Germania: Berlino prevede una recessione per il secondo anno consecutivo e riduce le sue previsioni di crescita per il 2024. Nel fine settimana, il quotidiano Sueddeutsche Zeitung lo ha scritto, anticipando le nuove stime che il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, prevede di presentare mercoledì. Il governo tedesco prevede che la propria economia quest'anno si contragga dello 0,2%, un drastico peggioramento rispetto alla precedente stima che aveva previsto una crescita dello 0,3%, riprendendo poi il ritmo con un +1,1% nel 2025. In ogni caso, la revisione soddisfa le aspettative dei principali istituti di ricerca economica. Sueddeutsche Zeitung osserva che l'economia continua a essere caratterizzata da una generale riluttanza dei consumatori a spendere.
Da non dimenticare anche i probelmi strutturali che la Germania affrontando, come una transizione green difficile, una maggiore concorrenza dalla Cina e una carenza di lavoratori qualificati.
In un contesto del genere, sembra logico rimanere in linea per il proprio portafoglio con una esposizione azionaria ridotta ed una predilizione per bond di alto rating e lunga duration.
STRATEGIE OPERATIVE
Il bond della settimana è un governativo spagnolo con rating S&P pari ad A, scadenza 31 ottobre 2046. L'obbligazione offre una cedola annuale pari al 2,9% lordo ad in questo momento è acquistabile sul MOT al prezzo di 90,70 circa. Il titolo rappresenta il giusto compromesso tra cedola relativamente alta ed un prezzo tale da generare redditi diversi per eventuali compensazione fiscali.
Buon Investing a tutti!
l'andamento della scorsa settimana ci ha mostrato prezzi del petrolio incrementati che in considerazione della conflagrazione in Medio Oriente, fanno presupporre che la loro reazione è stata finora relativamente contenuta e può esseci ulteorire spazio verso l'alto.
Il mercato del lavoro statunitense si è dimostrato ancora una volta particolarmente resiliente, con un incremento del numero degli occupati non agricoli pari a 254.000 unità.
Con il presidente della Fed Powell, che ha ridotto la possibilità di importanti tagli dei tassi, il dollaro statunitense è ulteriormente cresciuto mentre l'euro si è indebolito a causa del calo dell'inflazione nell'eurozona e delle speculazioni sui tagli dei tassi da parte della BCE.
Degno di nota è anche il voto dell'UE per imporre dazi permanenti sui veicoli elettrici (BEV) prodotti in Cina, tra opposizione interna e rischi di guerra commerciale.
Altro focus rilevante è quello sulla Germania: Berlino prevede una recessione per il secondo anno consecutivo e riduce le sue previsioni di crescita per il 2024. Nel fine settimana, il quotidiano Sueddeutsche Zeitung lo ha scritto, anticipando le nuove stime che il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, prevede di presentare mercoledì. Il governo tedesco prevede che la propria economia quest'anno si contragga dello 0,2%, un drastico peggioramento rispetto alla precedente stima che aveva previsto una crescita dello 0,3%, riprendendo poi il ritmo con un +1,1% nel 2025. In ogni caso, la revisione soddisfa le aspettative dei principali istituti di ricerca economica. Sueddeutsche Zeitung osserva che l'economia continua a essere caratterizzata da una generale riluttanza dei consumatori a spendere.
Da non dimenticare anche i probelmi strutturali che la Germania affrontando, come una transizione green difficile, una maggiore concorrenza dalla Cina e una carenza di lavoratori qualificati.
In un contesto del genere, sembra logico rimanere in linea per il proprio portafoglio con una esposizione azionaria ridotta ed una predilizione per bond di alto rating e lunga duration.
STRATEGIE OPERATIVE
Il bond della settimana è un governativo spagnolo con rating S&P pari ad A, scadenza 31 ottobre 2046. L'obbligazione offre una cedola annuale pari al 2,9% lordo ad in questo momento è acquistabile sul MOT al prezzo di 90,70 circa. Il titolo rappresenta il giusto compromesso tra cedola relativamente alta ed un prezzo tale da generare redditi diversi per eventuali compensazione fiscali.
Buon Investing a tutti!