Dopo una settimana
E' ormai passata più di una settimana dal voto del Regno Unito sull'uscita dall'UE. La reazione dei mercati è stata vendere tutto, dall'azionario alle valute emergenti. Gli investitori, nel panico, hanno acquistato obbligazionario e valute rifugio. Nella scorsa settimana la situazione si è stabilizzata e i trader hanno compreso di aver reagito in eccesso alla news. Del resto, come dargli torto? Non c'erano esempi di eventi simili in passato, che potessero aiutare gli investitori a valutare gli effetti di breve e lungo periodo di quanto accaduto.
Incertezza destinata a durare nei prossimi mesi
L'incertezza seguente al voto è destinata a perdurare nel tempo. Alcuni elementi iniziano però a diventare più chiari. La decisione non ha effetti immediati, perchè il Regno Unito non attiverà il famoso Articolo 50 prima del prossimo inverno. Nel frattempo quindi il mercato è libero di muoversi a suo piacimento. Inoltre, non è affatto sicuro che il Regno Unito si separerà realmente dall'UE. Infatti, il risultato del referendum non ha valore legale per il parlamento, che potrebbe ignorare la decisione proprio come Francia e Olanda in passato, in occasione del rifiuto al Trattato di Lisbona nel 2005. Entrambi i paesi ratificarono poi il trattato rispettivamente nel 2007 e nel 2008. E' possibile quindi pensare che il parlamento britannico, composto in buona parte da membri europeisti, proverà in qualche modo a mantenere il Regno Unito all'interno o il più possibile vicino all'Unione Europea.
Al momento la sterlina rimane soggetta a una forte pressione in vendita, ed è scambiata intorno a 1.32 dollari americani. L'attuale fase di incertezza, destinata a continuare nel tempo, dovrebbe impedire un significativo recupero della valuta. Inoltre, il Governatore della BoE Carney ha affermato che ulteriori misure di stimolo saranno necessarie durante l'estate per affrontare l'attuale contesto in cui il Regno Unito appare decisamente più debole.
Per quanto riguarda le altre valute, EUR/CHF è tornato in area 1.09 dopo l'intervento della SNB a proteggere il franco svizzero da un eccessivo apprezzamento. Anche il Footsie 100 è tornato ai livelli pre-Brexit, e le valute emergenti hanno ripreso a salire sulla prospettiva di tassi interesse bassi ancor più a lungo negli Stati Uniti. I mercati continueranno a fare attenzioni sugli sviluppi legati alla Brexit, ma ci aspettiamo un crescente focus sulla Fed e sui prossimi indicatori economici.