Nelle ultime 24 ore, il Future Petrolio Greggio WTI è sceso, chiudendo a 67,87 dollari al barile di venerdì.
I nuovi dati di Baker Hughes hanno riportato che il numero di piattaforme petrolifere attive è diminuito da 2 a 860, nella settimana terminata il 7 settembre.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 68,22 $, in aumento dello 0,52% rispetto alla chiusura di venerdì.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 67.29 $ seguito da 66.3 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 68.71 $, seguito da 69.21 $.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è sceso dello 0,37%, chiudendo a 1201,40 dollari l'oncia di venerdì.
Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1199,90 $, in diminuzione dello 0,12% rispetto alla chiusura di venerdì.
In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1196.27 $ seguito da 1192.63 $, mentre nel caso di up, una prima resistenza si trova ora a 1205,97 $, seguito da 1212,03 $.
Oggi la Borsa di Tokyo è riuscita a strappare il segno più, incoraggiata dai buoni dati giunti dal fronte macro.
L'indice Nikkei ha chiuso gli scambi con un progresso dello 0,30% a 22.373,09 punti, e il Topix ha guadagnato lo 0,20% a 1.687,61 punti.
Nel periodo aprile-giungo il Pil del Giappone ha segnato una crescita del del 3% su base annualizzata, contro il +1,9% dlela prima stima e oltre le attese del mercato ferme a un +2,6%.
Nel resto dell'area Asia-Pacifico hanno prevalso le vendite, con Shanghai e Hong Kong che si muovono in rosso in attesa di possibili nuovi dazi commerciali da parte degli Stati Uniti.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
FIBO Group